VITERBO (UnoNotizie.it) Lunedì 27 aprile, alle ore 15,30, presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Viterbo, si sono svolti i lavori dell'Assemblea Elettiva della Confesercenti di Viterbo.
Si è trattato di un appuntamento importante, che segna in primo luogo una scadenza dove sono stati rinnovati gli organismi dirigenti. Importante inoltre rispetto alle formalità e allo statuto, prendendo in considerazione eventuali modifiche e nuove decisioni istituzionali da approvare e per fare il quadro della situazione economica delle imprese del in cui esse si trovano ad operare. Fondamentale nell'assemblea del 27 aprile è stata anche la relazione sui risultati e gli obiettivi raggiunti e da raggiungere nel prossimo futuro, per essere competitivi sul mercato e soprattutto per dare risposte sempre più adeguate alle piccole e medie imprese. Obiettivo puntato quindi sulle competitività delle imprese e del territorio. "I quattro anni trascorsi hanno rappresentato un percorso intermedio - spiega Vincenzo Peparello, presidente Confesercenti Viterbo - dove una serie di obiettivi che ci eravamo posti sono stati raggiunti e altri devono essere ancora conseguiti, ma la novità importante
di questa assemblea elettiva potremmo riassumerla con uno slogan - Un'associazione di impresa - questo vuol dire che cambia il modo di fare sindacato, cambia il modo dell'approccio di un'associazione come la nostra sempre più aperta alle novità, alle nuove tecnologie, all'innovazione delle imprese, ma soprattutto sempre più attenta a quello che il mercato impone".
Per quel che concerne il riferimento all’attuale crisi economica, che inevitabilmente ha coinvolto anche il mondo delle associazioni, la Confesercenti si confronta e diffonde comunque segnali di crescita. "Diciamo che noi abbiamo una crisi ma è di crescita - riferisce Vincenzo Peparello - sembra un paradosso ma in effetti è così. Intanto la Confesercenti di Viterbo nello scenario nazionale e a livello territoriale è sempre stata una delle più importanti in rapporto al mondo del commercio, del turismo, al numero delle imprese associate". "Negli ultimi tre anni abbiamo avuto un incremento degli iscritti di circa il 40 per cento - continua il presidente della Confesercenti - questo anche a dimostrazione che la nostra associazione è diventata un punto importante di riferimento per le imprese, ma anche degli enti locali e del territorio A dimostrazione di ciò aumenta la nostra rappresentatività in Camera di Commercio dove siamo passati da tre consiglieri
a quattro. E soprattutto possiamo contare su una base associativa che è cresciuta sia in termini quantitativi che qualitativi. Abbiamo dei settori importanti come quelli del turismo che ci vede con una grande rappresentatività e penetrazione nel mondo di queste imprese e dei servizi ad essi collegati. E questo grazie anche a un gruppo dirigente
qualificato, coeso e compatto sugli obiettivi che ci eravamo dati 4 anni fa".

Naturalmente tutto questo non basta per una riqualificazione, un riposizionamento ed una ripresa degli investimenti nei settori ritenuti strategici e fondamentali per uno sviluppo complessivo delle imprese e del territorio. "Dobbiamo assumerci la responsabilità di essere classe dirigente insieme alla classe dirigente politica e amministrativa - continua Peparello -
dove insieme bisognerà fare massa critica su quei problemi che maggiormente assillano questo territorio e conseguentemente le imprese. Dobbiamo insieme agli altri decidere le priorità e dove investire le risorse pubbliche e private per incidere sul futuro di questo territorio e sul futuro delle imprese".

Altro punto cruciale dei temi che sono stati trattati durante i lavori dell'assemblea riguarda le nuove sfide da affrontare nell'attuale delicato momento e crisi strutturale che sta vivendo il turismo.
A tale proposito Vincenzo Peparello si esprime con parole di speranza nei confronti delle istituzioni auspicando una "presa di coscienza sulla crisi attuale, comprendendo che ci troviamo di fronte a uno scenario completamente nuovo e mutato, a una crisi economica strutturale alla quale si deve rispondere in maniera strutturale e straordinaria.
La sfida è quindi quella di rilanciare, evitando l'errore di rimanere fermi, perché "comunque anche di fronte a questa crisi i dati dell'Organizzazione Mondiale del Turismo dicono che nei prossimi dieci anni gli attuali 800 milioni di arrivi nel modo si raddoppieranno, anche di fronte a una crisi della portata attuale". "Il problema del turismo - afferma Vincenzo Peparello - non sono più gli arrivi o le presenze, ma sono le quote di mercato. La sfida è vedere se l'Italia, le regioni e le province, anche quelle nostre, riusciranno a riconquistare quella competitività che avevamo fino a qualche anno fa, quando appunto l'Italia era la prima destinazione turistica mondiale. E' chiaro che questo dipenderà dalla velocità di come i rispettivi territori riusciranno ad attrezzarsi. Le infrastrutture al primo posto, infatti da esse non si può più prescindere al fine di qualsiasi auspicabile sviluppo di qualsiasi territorio. Per quanto riguarda la nostra provincia, pensiamo al completamento della superstrada Orte-Civitavecchia, al raddoppio della ferrovia per Roma, alla realizzazione di una nuova ferrovia con caratteristiche di metropolitana di superficie ed anche ad un “piccolo” aeroporto low-cost. Ma il nemico da abbattere – dice Peparello – è il tempo. Infatti, le infrastrutture sopra evidenziate potranno rappresentare strumenti efficaci per lo sviluppo, se realizzati in tempi rapidissimi. Dopodichè diventeranno cattedrali nel deserto che non servirebbero più a niente e nessuno, ma peserebbero e costerebbero solo alla collettività.
In conclusione Vincenzo Peparello afferma l’importanza della formazione e riqualificazione delle imprese e degli addetti ai lavori.
“Perché quando parliamo di sviluppo di un territorio e delle imprese dobbiamo avere la consapevolezza che tanto più alto è il grado di istruzione e delle professionalità delle popolazioni e degli imprenditori, tanto più alta è la capacità di un territorio di rispondere alle sfide della competitività e di un mercato che non lascia scampo alle improvvisazioni
e scarsa professionalità. Importante in questo senso le intese e i “patti” tra mondo delle imprese, associazioni datoriali, università e istituti professionali”.

Ufficio Stampa
Confesercenti Viterbo