VITERBO (UNONOTIZIE.IT)
Monti Cimini, approvato questa mattina il piano di distretto. Soddisfatto l’assessore all’Agricoltura, Mario Trapè. “Il distretto rurale agroalimentare di qualità dei Monti Cimini – dice - rappresenta una modalità di governare il territorio, attraverso cui si esercitano azioni da intraprendere in termini di cooperazione tra settori produttivi e istituzioni, ricerca e professionalizzazione”.
“La stesura del piano – afferma – è frutto degli incontri effettuati sul territorio con le organizzazioni di categoria, gli ordini degli agronomi, le forze sindacali e i sindaci dei 25 paesi coinvolti. Tutti consapevoli che i Monti Cimini hanno nel patrimonio delle nocciole e delle castagne due prodotti di eccellenza, tant’è che quest’area è una delle più importanti a livello nazionale per quantità e qualità della produzione”.
“Si tratta – continua – di una zona che ha fatto sella qualità un obiettivo strategico tanto da ottenere certificazioni di qualità come la dop e riconoscimenti che consentono di identificare il territorio. Ora sarà compito del distretto rurale agroalimentare di qualità mettere insieme gli interessi e la potenzialità di sviluppo coinvolgendo i settori produttivi dell’agricoltura, del turismo, dell’ambiente, della cultura e dell’artigianato. Oggi siamo in una fase importante per l’attuazione del distretto, però l’iter è ancora lungo. L’Agriconsulting, incaricato della stesura, ha presentato il piano. Questa mattina l’assemblea qualificata ha dato parere favorevole. Quindi la giunta regionale, a seguito dell’approvazione del territorio, delibererà il documento. Poi, speriamo in tempi brevi, si dovrà individuare il soggetto gestore che sarà misto, cioè pubblico e privato”.
Il piano di distretto prevede interventi su tre direttrici: agroalimentare, agroenergetica e rurale, ha validità triennale e prevede di mobilizzare risorse per circa 13 milioni di euro. Il distretto dovrà disporre di risorse finanziarie proprie e avrà la possibilità di attingere a quelle previste da leggi regionali e nazionali.
“Un processo – conclude Trapè – che deve essere accompagnato e stimolato da tutti i soggetti, specialmente privati, che intendono prendere parte a questa iniziativa. Un’occasione per i comuni, per le organizzazioni di categoria per far crescere il territorio, in termini di valorizzazione delle progettualità, di concertazione tra soggetti e di sviluppo delle attività economiche. Quello presentato è un piano che rappresenta la base su cui lavorare, non un libro dei sogni. Soprattutto in questo periodo di crisi, è un’opportunità, una strategia volta comunque a valorizzare l’esistente”.
Commenti |
||
nessun commento... |