ALGHERO -SASSARI (UNONOTIZIE.IT)
Sono passati quattro anni dal Congresso di Roma, l’Assemblea della svolta nel febbraio 2005 e sembrano essere trascorsi decenni, ma al contempo si ha la sensazione che per molti aspetti il tempo si sia fermato. Infatti, oggi la nostra Organizzazione si presenta profondamente cambiata per le presenze sul territorio ed ancora di più per gli atteggiamenti, la consapevolezza dell’importanza attribuita alla nostra missione, ma tutto ciò in un contesto per molti aspetti non modificato, ovvero peggiorato nei comportamenti di una parte della società civile e in carenza di adeguati investimenti strategici per correggere la deriva assunta dai fenomeni spesso collegati di droga e di doping, di mancanza di cultura e insufficienza d’istruzione a fronte del dilagare del bullismo e della violenza, spesso gratuita e a danno delle fasce più deboli della popolazione, quindi del teppismo negli stadi e fuori, così come del non rispetto delle regole e dello spirito del fair play tra agonisti, quindi degli atteggiamenti spesso diseducativi nell’ambito familiare e da parte dei media.
Naturalmente, sappiamo che la regola non scritta del fair play, quella di fare bene ed in modo corretto il gioco, viene da lontano e da un mondo che poco ci appartiene, quello anglosassone, ma allo stesso tempo riteniamo che l’intrapresa di una correzione di rotta sia giusta, auspicabile e possibile, anche con il sostanziale e costante apporto ideale e pratico del Comitato Nazionale Fair Play.
Nati da una costola del Panathlon International nel 1994, ottenuto il riconoscimento del CONI come Associazione Benemerita e quindi assunto il ruolo ufficiale di Ente promotore dell’etica sportiva e del fair play in Italia, fondatori del Movimento Europeo e del Comitato Internazionale del Fair Play, oggi siamo passati dalla enunciazione dei principi all’interno di rituali simposi conviviali ad una azione
Viviamo in un contesto europeo e mondiale collegato con il mondo Olimpico, le sue Associazioni ed i suoi Comitati spesso rigidi e vetusti nelle regole e nei comportamenti, viviamo nella Comunità Europea, oggi allargata, che pone ancora scarsa attenzione
D
E veniamo quindi all’ultima fase di affinamento della strategia CNIFP, nel 2008, attraverso l’apertura del Centro Studi di documentazione e ricerca “Dorando”, dotato di un quantitativo impressionante di materiali, documenti (circa un milione) e di libri (quarantamila, di cui quindicimila su argomenti sportivi) e attivato in occasione delle celebrazioni del Centenario della mitica maratona di Dorando Pietri a Londra nei Giochi del 1908, del cui Comitato Promotore il Presidente del CNIFP è stato chiamato a far parte. Sempre nel corso del 2008, dopo aver sostenuto a Roma, il 21 aprile ai Fori Imperiali, una grande manifestazione sulla memoria dei Giochi di Strada, ed aver collaborato con l’EIP per il progetto “Insieme si può” , concluso da una straordinaria manifestazione con le scuole d’Italia alla Biblioteca Nazionale, in maggio, il CNIFP è sceso in campo con una quantità d’iniziative basate sulla comunicazione e in particolare con la realizzazione della versione News del Magazine Fair Play, che a partire da giugno ha raggiunto settimanalmente migliaia di destinatari dentro e fuori del Comitato. Tra le nuove manifestazioni del CNIFP ci teniamo a ricordare l’apoteosi di S.Filippo sul Mela in agosto. Inoltre, segnaliamo le vicende di Pistorius, a sostegno del quale ci siamo schierati, il Giochi di Pechino, nel bene e nel male, le vicende di cronaca anche nera del calcio, il sostegno al campione italiano di ciclismo su strada Simeoni, sono solo piccoli e parziali appunti di una progressione geometrica tuttora in essere…
Nell’ultimo periodo, il CNIFP ha potenziato il suo impegno nel campo della comunicazione sociale, aprendo con successo una p
I rapporti con Federazioni e Organizzazioni diverse in campo nazionale e internazionale sono in grande crescita qualitativa: dopo l’UNASCI e la SOI, con la Federcalcio, la Federazione Italiana Rugby e la Federazione Scherma, nonché anche con il CIFP e la EFPM nelle persone dei Presidenti Gonçalves e Kamuti, oltre che con la International Sport and Culture Association (ISCA) e la Confederation Europenne Sport Santè (CESS).
Il fatto che riteniamo costituisca una straordinaria premessa e garanzia per un futuro di grande diffusione della cultura del fair play e del CNIFP è la crescita avvenuta per la nostra organizzazione sul territorio, che somma in questo momento 84 delegazioni e comitati provinciali, 19 delegazioni e comitati regionali. I nostri rappresentanti eletti nelle giunte provinciali e regionali del CONI sono 14/15 e tutti di grande qualità: molti hanno straordinaria competenza e rapporti con il mondo della scuola e in ogni caso hanno uno standard di livello alto per la loro esperienza nel campo dello sport e delle relazioni sociali.
Per il futuro che ci attende, la grande novità sarà costituita d
Per quanto riguarda i nostri rapporti con il CONI e con il nostro Presidente, Gianni Petrucci, stante la nostra totale disponibilità e impegno a collaborare per la promozione di una migliore qualità della vita sportiva, assumendo il fair play come chiave comportamentale, la lettera che il Presidente del CONI ha inviato al Congresso è straordinariamente eloquente e noi la assumiamo come riconoscimento alla qualità del nostro lavoro e come volontà di osmotico impegno programmatico, promuovendo il testo del messaggio a parte integrante ed ottimizzante della nostra relazione.
Nel concludere, il ringraziamento sentito a tutti coloro che hanno lavorato in questi quattro anni e
Comm. Ruggero Alcanterini
Presidente Nazionale CNIFP
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