BRUXELLES (UnoNotizie.it) - Si è riunito a Bruxelles, in sessione plenaria, il Comitato delle Regioni (CDR) dell’Unione Europea. Nel corso dei lavori, il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha presentato un emendamento al testo del “Libro Verde” sulla qualità dei prodotti agricoli dell’UE. L’emendamento è stato sostenuto da oltre 25 Regioni europee che fanno parte della rete “OGM Free”.
“Il Comitato delle Regioni d’Europa - commenta Spacca - sottolinea così l’impegno della politica agricola comunitaria a dare maggiore impulso alle produzioni di qualità”.
Nell’emendamento Spacca evidenzia che “si ritiene necessario, al fine di garantire e salvaguardare il mantenimento di metodiche produttive rispettose delle tradizioni e delle caratteristiche peculiari dei prodotti, che venga esplicitamente previsto il divieto di utilizzare organismi geneticamente modificati in ogni fase del processo produttivo DOP (denominazione di origine protetta), IGP (indicazione geografica protetta) e STG (specialità tradizionale garantita)”.
I regolamenti 2081 e 2082/92 sulla denominazione di origine hanno fin qui trovato scarsa applicazione, tanto che esiste il dubbio fondato che buona parte dei consumatori europei non conoscano chiaramente il significato di DOP, IGP e STG. C’è dunque bisogno di maggiore iniziativa e di abbattere i costi connessi alle procedure di controllo. A questo proposito il 18 e 19 giugno prossimo si terrà, ad Urbino, la 7a conferenza internazionale della Rete Europea “OGM Free” e sarà presentata la proposta di zona pilota europea “non OGM” da realizzare, unica in Italia, nelle Marche.
Nella stessa giornata il CDR, ha avviato la creazione dell’Assemblea Regionale Euromediterranea (ARLEM). Il progetto istituzionale aveva avuto un ispiratore di eccezione, Nicholas Sarkozy, forte sostenitore dell’iniziativa, quale Presidente di turno dell’UE.
Il Comitato delle Regioni l’ha accettata per dare più forte impulso alla cooperazione Euromediterranea nelle strategie dell’Unione Europea.
Il Presidente Spacca ha proposto la candidatura della Regione a farne parte, sottolineando come le Marche siano la sede del Segretariato internazionale dell’Iniziativa Adriatico Ionica.
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