ROMA (UnoNotizie.it) - Aspre le critiche del movimento Italia dei Diritti alla notizia del decesso d'un quarantenne all'ospedale romano Sandro Pertini. L'uomo, giunto al pronto soccorso per un dolore alla coscia, è stato ingessato e rimandato a casa dopo qualche ora; riportato al pronto soccorso per l'aggravamento delle sue condizioni, è deceduto durante l'intervento.
In attesa delle indagini predisposte dalla procura della Repubblica, il responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti Vittorio Marinelli, dichiara: "Nell'ennesimo caso di malasanità occorre valutare attentamente gli elementi indicativi dello stato del paziente al momento in cui si è recato al pronto soccorso. Certamente se si appurasse nel prosieguo che i sintomi lamentati fin da subito evidenziavano un quadro clinico per il quale la cura prestata era pressoché un palliativo, saremmo allora in presenza dell'ennesimo caso che porta i cittadini a dubitare gravemente dell'ospedale Sandro Pertini. Per altro già in passato ci siamo occupati di questo nosocomio, verificando di persona come vi sia una sistematica sottovalutazione della sintomatologia lamentata dagli infortunati, cosa appurata di recente anche dal leader del movimento Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, giunto al Pertini in seguito ad un incidente stradale".
Nelle conclusioni Marinelli è ancora più duro con coloro che colpevolizzano i cittadini d'intasare le strutture ospedaliere: "Noi pensiamo che in questo deteriore modo di agire abbiano una loro responsabilità, seppure in modo indiretto, il Governo e le compagnie di assicurazioni che hanno persuaso non solo cittadini, ma purtroppo anche i medici, a credere che gli italiani sono un popolo di ipocondriaci o di truffatori e non di persone normali che quando si fanno male hanno bisogno del pronto soccorso".
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