GROSSETO (UNONOTIZIE.IT) Un database custodirà i canti delle balene e di altri cetacei che, in diversi mesi dell' anno, passano nel mare dell’Argentario e del Parco Naturale della Maremma. Le registrazioni digitali saranno un prezioso materiale di studio per la comunità scientifica ed importanti attrazioni museali, da far ascoltare ai visitatori.
In Toscana il progetto "Blue" sta per prendere il via al largo della costa, tra Giannutri e le Formiche. A questo progetto lavorano un giovane di 28 anni, Paolo Grandinetti, ingegnere ed un esperto in comunicazione ecologica Matthias Twardzik di 25 anni.
Con loro collaborano anche il Comune di Grosseto, l' Università di Siena, la Lega Navale Italiana dell’Argentario, Delphi, che è un centro di ricerca marino e Wass, azienda della Finmeccanica.
I ricercatori hanno progettato e messo a punto dei particolari ed innovativi sensori che riescono a registrare simultaneamente sia i parametri ambientali del mare che i suoni dei cetacei. Questa massa di dati attarverso un sistema wireless, vengono inviati ad una workstation che li elabora rendendoli così disponibili.
L'orecchio marino verrà collocato e messo in funzione alle Formiche, gli isolotti davanti al Parco dell’Uccellina. Questo antico territorio è il luogo che Etruschi e Romani avevano indicato quale rifugio di strane creature degli abissi e di mitiche sirene. Tra le cose più affascinanti del progetto da sottolineare che il canto dei vari mammiferi sarà classificato come se fossero degli amici. Da qui nasce l'idea di un database relazionale contenente i nomi, le immagini ed i dati, ad esempio, di una balena. Nella scheda un file con la sua voce, attraente e seducente come il canto delle sirene nell'antico mare dell' Etrusca Toscana.
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