NEPI-VITERBO (UNONOTIZIE.IT) Abbiamo appreso, in questi ultimi giorni, dalla stampa che potrebbe essere vera la notizia, che la società Fortitudo Nepi 1929 sarebbe sull’orlo del fallimento, ossia che sono in corso delle trattative per un cambio societario, cioè che gli attuali consiglieri vorrebbero cedere la società, ovvero che c’è un fuggi … fuggi generale. Ma è quella Fortitudo Nepi (1929) che doveva fare sfracelli, vincere campionati, fare scalate fino alla serie A !!!
Invece non sono durati più di quattro mesi? Avete capito bene quattro mesi, da agosto inizio preparazione, a inizio dicembre, prime dimissioni. Meno male che lo scorso campionato, quando hanno usurpato la società era stato tutto deciso, (allenatore, giocatori, organizzazione, ecc.), altrimenti non avrebbero finito neanche quello di campionato.!!!
… questa appena fatta è una considerazione ironica, in attesa che arrivi il carnevale e qualcuno si tolga la maschera … quella che segue è invece una considerazione seria, che merita una riflessione.
Quello che è accaduto in questi ultimi due anni nella Nepi calcistica è qualcosa di scandaloso e ci auguriamo che in futuro non accada più.
Siccome noi ci riteniamo persone che hanno a cuore lo sport, in quanto lo considerano un veicolo per una crescita sociale e culturale molto importante, ci è sembrato veramente fuori luogo il comportamento tenuto su questa vicenda.
Ancor peggio se chi deve tenere un esempio di correttezza sono persone preposte al bene comune e a garantire l’attività sociale del paese.
Ci riferiamo al fatto, chiaramente, dell’invadenza della politica in settori sociali come lo sport dove la politicizzazione crea solo divisioni e spaccature all’interno della società, non tanto per opinioni pertinenti, ma bensì su prese di posizioni strumentali e ideologiche molto nocive per la crescita dell’Associazione. Possiamo certamente dire che sulla questione Fortitudo Nepi, per la prima volta nella storia di questo paese, è intervenuta pesantemente la politicizzazione delle parti che ha influenzato le istituzioni solitamente arbitro imparziale a difesa del sociale.
Noi diciamo che quello che sta succedendo ora alla Fortitudo Nepi era inevitabile; come si può pensare di gestire un’attività sportiva complessa come il calcio dilettantistico, senza alcuna cognizione? Diremo anche senza nessuna competenza? Noi non ci sentiamo di incolpare le persone coinvolte, iniziando dal Presidente dimissionario, per finire con l’ultimo dei Consiglieri. Persone che pensiamo si siano impegnate al massimo per raggiungere i traguardi prefissati.
Noi (sportivi nepesini) ci sentiamo indignati nel vedere come sia stata buttata al vento dopo aver fatto sforzi enormi per farla decollare la "Polisportiva Fortitudo Nepi 1938”.
Nell'ultimo anno contava 180 tesserati di 4 discipline diverse. Si erano uniti, molti dirigenti locali, nella quale si riconoscevano nei colori bianco verdi; questo non è bastato a darle l’immunità politica, anzi forse, l’esatto contrario? Le società sportive locali, si sostengono solamente se sono sane, forti, unite, e competenti. L’errore di credere che chiunque possa organizzare e sostenere un certo tipo di attività lo può commettere solamente chi è incapace o malato di faciloneria: scegliete voi il termine più appropriato. Ora, comunque, resta il fatto che abbiamo un cumulo di macerie; la società sembra essere allo sbando e non si capisce se riuscirà a finire il campionato. Inoltre, per completare l’opera il settore giovanile è abbandonato a se stesso con un’autogestione da parte dei tecnici e dei ragazzi.
Dispiace che molte persone e amici non abbiano capito subito la situazione che si stava creando, facendosi coinvolgere in un castello di sabbia o addirittura da improbabili quanto insperate promesse non mantenute.
Comunque, per concludere, oggi abbiamo una situazione da ricostruire e vista l’esperienza che abbiamo fatto, possiamo tranquillamente dire e sperare che tutti concordino con noi, che la ricostruzione di una attività sportiva può riuscire solamente se si è interessati a quella attività, senza altri scopi nascosti o di convenienza. I politici facciamo i politici, gli sportivi si occupino di sport. Solamente se si ristabilisce il giusto ordine il paese esce fuori da questo caos e riparte con le attività sociali che, ricordiamo ancora, sono di importanza vitale per la crescita dei nostri bambini e delle nostre famiglie.
E noi speriamo che questo accada al più presto per il bene delle associazioni e ancor più per il bene di tutti.
Moraldo Adolini e molti amici sportivi di Nepi
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