"Ben 44 bandiere verdi della Cia sventolano sulle Marche - commenta il Vicepresidente Petrini - a testimonianza del fatto che la nostra è la prima Regione in Italia per comportamento virtuoso e per valorizzazione della qualità in agricoltura. Un riconoscimento che ci rende orgogliosi perchè testimonia i risultati di un lavoro costante degli agricoltori innanzitutto e delle istituzioni, per un ambiente diversificato e curato.
Già negli anni '80 erano state realizzate le prime esperienze di coltivazione biologica alle quali ha fatto seguito la prima legge quadro dell'agricoltura biologica (n.57 del 1990). Poi, gli incentivi del Piano di Sviluppo Rurale e la promozione delle mense biologiche nelle scuole e ospedali. Un impegno nella ricerca della qualità che come Regione abbiamo sempre incentivato. Anche nel corso di quest’anno sono stati approvati due provvedimenti per un disciplinare di riferimento per gli operatori delle diverse filiere diretto alla realizzazione di un sistema di qualità di produzione integrata e per un piano d'azione per la prevenzione e il contrasto degli organismi geneticamente modificati (OGM).
Sono inoltre in corso azioni a favore del ricambio generazionale e dell’innovazione nelle imprese agricole. L’agricoltura anche oggi è infatti per le Marche un motore di crescita e sviluppo soprattutto se connessa all’agriturismo e alla valorizzazione del territorio nel suo insieme. I tempi che corrono non sono però facili: le famiglie italiane in questa difficile congiuntura economica hanno spostato il 60% dei loro acquisti negli hard discount a discapito della qualità del prodotto.
Un dato preoccupante per l'agricoltura marchigiana improntata proprio sull'alta qualità, che presuppone un ripensamento e qualche innovazione. Come Regione - conclude Pietrini - siamo al lavoro per velocizzare la spesa nell'ambito del Programma di sviluppo rurale che mette in campo risorse per 460 milioni di euro. Ci siamo impegnati innanzitutto a garantire i saldi 2007 e l'anticipo 2008 per quanto riguarda il settore del biologico e le indennità compensative e siamo convinti che con il nostro sostegno anche in questo caso la creatività e la capacità di iniziativa degli agricoltori marchigiani potranno fare la differenza”.
M. Santoni
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