“Siamo arrivati alla fine del nostro cammino insieme! Abbiamo parlato di emozioni, di pensiero positivo, di giardino segreto, dell’importanza del limite e del rispetto, di luci ed ombre, di cuore, cervello, coraggio, del gnoti seauton, del carpe diem, dei talenti, dell’amore. Non so se alla conclusione della quinta possiamo dire di avere conquistato la ricetta della felicità di cui abbiamo parlato in prima, ma di certo sappiamo che con questo bagaglio prezioso ci salutiamo con l’augurio di fare buon viaggio nella vita…e ricordiamoci che noi siamo qui, che la vita esiste, che siamo vivi, che il potente spettacolo continua e che noi possiamo contribuire con un verso… “.
Così si conclude lo spettacolo “Va’ dove ti porta il cuore…il cervello ed il coraggio” che i bambini e le bambine della classe V E della Scuola Primaria “Ellera” porteranno in scena il prossimo 10 giugno alle ore 18:30 presso l’Auditorium di Santa Maria in Gradi gentilmente concesso dall’Università della Tuscia.
Un viaggio, quindi, quello che viene raccontato in questo spettacolo, un viaggio metaforico…il viaggio della vita. La scelta di questo argomento non è casuale ma dettata dal percorso effettuato in questi anni dai bambini della classe e fortemente voluto e condiviso dalle insegnanti del team della stessa: Callea, Morella, Pesci, Bartolini e Ronchini, insegnante quest’ultima che ha fatto parte del team per quattro anni. Nel quinquennio della Scuola Primaria i bambini hanno avuto l’opportunità di svolgere, parallelamente alle attività didattiche e curricolari, percorsi formativi di educazione emotiva improntati alla conoscenza delle emozioni, alla loro gestione, alla consapevolezza di sé e degli altri. A tal fine ogni anno sono stati svolti laboratori integrati di carattere emotivo-catartico e di natura ludico-esperenziale.
La forza di questo corposo progetto, sperimentato e durato per cinque anni, è stata dunque la condivisione di intenti del team di lavoro che ha portato avanti ogni anno percorsi ricchi di emozioni e riflessioni, facendo leva sulle professionalità interne allo stesso. I bambini, quindi, sin dalla classe prima hanno potuto conoscere e riflettere sulle emozioni di base, sulla loro gestione, sull’empatia, sul rispetto per sé e per gli altri ed hanno sempre partecipato con interesse e coinvolgimento alle attività proposte. Cosa presentare in quinta? Considerando la fascia di età dei bambini, prossimi al passaggio difficile dell’adolescenza e tenendo in considerazione l’avvicinarsi della conclusione di un ricco e lungo percorso vissuto insieme, l’idea è stata semplice da trovare: il viaggio da fare nella vita quale percorso ricco di momenti difficili, presentati ai bambini come “ombre”, ma orientato sempre verso la “luce” attraverso le tre C: cuore, cervello e coraggio. I bambini hanno compreso che è importante vivere ragionando con il “cervello” ed avendo il “coraggio” di seguire sempre il “cuore “.
Lo stimolo alla riflessione è giunto dalla lettura del libro “Il mago di Oz” e si è arricchito nel corso dell’anno di vari stimoli proposti durante il laboratorio integrato improntato all’emersione dei vissuti personali attraverso simbolizzazioni, uso del corpo, della musica, dell’arte, di film, di attività di rilassamento, drammatizzazione e role playing.. Questo bagaglio prezioso è diventato la valigia del viaggio di cui si parla nello spettacolo dal titolo “Va’ dove ti porta il cuore…il cervello e il coraggio”, una rielaborazione originale, attraverso testi e coreografie, di tutto il percorso laboratoriale ispirato da “Il Mago di Oz” curato dall’insegnante Deborah Callea. Lo spettacolo non nasce da un copione preconfezionato ma dalle riflessioni, dai contributi personali degli alunni, dalle esperienze realmente vissute dagli stessi a scuola e nel corso del laboratorio svolto quest’anno e negli anni precedenti.
La realizzazione e la preparazione di tutto il percorso laboratoriale è stata possibile grazie all’adesione della classe al progetto PON 10.2.5A-FSEPON-LA-2018-2019 Modulo 3 «Vai…diritto!»- Cittadinanza Globale, che ha coinvolto le insegnanti di classe come esperto (Deborah Callea), tutor (Sandra Morella) e come figura aggiuntiva (Pesci Piera). Nel corso del laboratorio di teatro i bambini hanno sperimentato l’improvvisazione, hanno curato l’intonazione, l’intenzione, la coordinazione motoria, la concentrazione, l’attenzione e la gestione delle emozioni guidati dall’insegnante Deborah Callea che ha maturato competenze nel campo attraverso la formazione universitaria e post universitaria psicopedagogica e didattica, attraverso l’esperienza artistica di anni nel campo della danza spagnola flamenco e nell’attività di ideazione, gestione e realizzazione di laboratori integrati, spettacoli e manifestazioni in ambito scolastico.
Per l’opportunità fornita agli alunni ed alle insegnanti, in merito ad un progetto significativo e coinvolgente, si ringraziano il Dirigente Scolastico Prof.ssa Claudia Prosperoni e la Referente Progetti PON insegnante Pesci Piera.
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