In questi giorni aumentano nel centro storico gli spiacevoli” avvistamenti “ di grossi ratti che “scorrazzano” indisturbati nelle antiche vie e piazze della Città dei Papi frequentate da cittadini e turisti.
Dopo la zona papale anche a San Pellegrino e via San Lorenzo sono stati a lungo osservati dei grossi topi, le cosiddette “pantegane”.
Una situazione molto grave, visto che topi e ratti diffondono malattie sia per diretto contatto sia fungendo da vettori per altri organismi.
La presenza di topi e ratti rappresenta un rischio consistente per la salute umana.
È importantissimo procedere, con rapidità, ad una accurata derattizzazione del centro storico di Viterbo, dove da molti anni non si vedono più, lungo le vie, i classici strumenti contenenti le esche che vediamo in tutti i centri storici degni di tale nome, non solo nei comuni del Lazio, ma anche in quelli delle vicine regioni Umbria e Toscana.
Va sottolineato, ritornando a Viterbo, che vivere a contatto con questi animali, oltre a creare stati psicologici ansiosi nelle persone a causa del senso di repulsione che spesso proviamo per essi, può essere causa della diffusione di gravi patologie veicolate da agenti patogeni legati alla loro presenza.
La trasmissione può avvenire sia per contatto che per contaminazione delle derrate alimentari con feci e urine dei ratti. Inoltre non devono essere sottovalutati i danni economici dovuti alla erosione di materiali, alimenti, strutture, impianti, etc…
Per questo è urgentissimo a Viterbo, centro storico, (prima del Caffeina Christmas Village), un intervento straordinario di derattizzazione e bonifica delle aree nel rispetto di quanto recita anche l'articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, soprattutto quando si parla della salute non solo dei grandi, ma in particolare dei bambini.
Ma vediamo nello specifico quali sono le malattie nella cui epidemiologia sono maggiormente coinvolti topi e ratti.
Si consideri che attualmente il coinvolgimento epidemiologico accertato di topi e ratti riguarda circa 35 malattie in tutto il mondo.
La trasmissione all’uomo può avvenire per via diretta: contatto diretto coi Roditori o loro carcasse, morso, contatto con urine, feci, saliva di Roditori anche per contaminazione di acqua e alimenti. Oppure la trasmissione può essere per via indiretta tramite zecche, pidocchi, pulci in grado di trasmettere l’agente patogeno dal Roditore all’uomo.
Fra principali rischi per la salute pubblica: la schistosomiasi, che ogni anno infetta circa 40 milioni di persone, il tifo murino, la trichinellosi e altre 35 pericolose malattie.
In un anno un topo produce 18.000 escrementi e moltissima urina e le deposita in tanti posti diversi. I patogeni possono anche essere veicolati attraverso la saliva o il sangue.
Inoltre i topi perdono il loro pelo ogni giorno, uno strato intero due volte l’anno. Così miliardi di peli di roditori e frammenti di questi, che possono contenere ogni tipo di malattie, si depositano nel nostro ambiente.
Pertanto i roditori sono eccellenti veicoli, a causa dei tanti parassiti ed agenti patogeni letali che si annidano nella loro pelliccia, per ospitare e rapidamente trasmettere malattie, eccone alcune:
Sicuramente è questa la patologia di più frequente riscontro, legata alla presenza di topi e ratti nell’ambiente. I primi sintomi compaiono da 2 a 20 giorni dopo, in modo improvviso con febbre elevata, cefalea e forti dolori muscolari ed articolari; oltre ai sintomi già citati, si possono manifestare anche difficoltà respiratoria. In rari casi può avvenire il decesso.
La malattia è difficile da diagnosticare, perché molti sintomi sono uguali a quelli dell’influenza in più si manifestano congiuntiviti, itterizia, anoressia, emorragie nel tratto intestinale, nausee. Si cura con gli antibiotici ed esiste un metodo di analisi rapido e sicuro.
Attraverso i batteri presenti nei reni che attraverso l’urina contaminano l’ambiente soprattutto acquatico ( fosse, rogge, canali) e proprio in acqua che questi batteri possono sopravvivere per mesi.
L’infezione può avvenire mediante l’assunzione di acqua contaminata, ma anche per semplice contatto con acque infette, attraverso microlesioni di cute o mucose.
L’infezione da Salmonella si manifesta con una gastroenterite: il sintomo caratteristico é una forte diarrea e compare entro 48 ore dall’ingestione di cibo o acqua contaminata, accompagnata da vomito e febbre. E’ pericolosa specialmente per i bambini.
La trasmissione dell’infezione avviene attraverso l’assunzione di cibi (uova e carni infette non ben cotte) o acque contaminate da feci di animali o persone ammalate.
I ratti possono trasmettere salmonelle per il fatto che vivendo all’interno di ambienti luridi possono veicolare i germi sul proprio mantello, contaminato da acqua infetta oppure disseminano i germi attraverso le feci.
L’infezione è assai diffusa in molte specie di Roditori.
Mal di testa, febbre, dolori alle ossa e alla schiena, nausea vomito e tosse, dolori addominali. E’ più leggero del tipo epidemico.
Attraverso ferite nella cute e mucose a contatto con feci dei roditori infetti
Importante serbatoio è il Ratto nero e il Ratto delle chiaviche.
Incubazione di 3-6 giorni. Febbre alta, mal di testa, spossatezza, faringite, tosse secca, vomito, dolori addominali, diarrea.
Ingestione di acqua o cibi contaminati e per inalazione, muovendo il fieno per esempio, o per contatto con carcasse di animali infetti o attraverso la puntura di zecche e zanzare infette. Questo batterio sopravvive lunghi periodi nelle carcasse di animali
Sintomi simili all’influenza. Molto pericolosa per le donne gravide (malformazione del feto) provocando danni irreversibili alla vista del neonato, e per i malati di AIDS (encefaliti)
Si prende Attraverso il consumo di carni infette, e poco cotte, specialmente quella di maiale, o vegetali crudi contaminati.
Può presentarsi in due forme: cutanea o viscerale nella prima appaiono molte lesioni cutanee, nella seconda: febbri irregolari, ingrossamento di fegato e milza e dimagrimento.
Attraverso la puntura di zanzare infette, che a loro volta hanno punto roditori infetti.
Infezioni intestinali, talvolta è asintomatica, ma comunque può causare problemi vari all’intestino.
Attraverso il consumo di acqua o cibo contaminato dalle feci.
La malattia si manifesta con febbre, vomito, dolori muscolari e articolari, seguiti da lesioni cutanee eruzioni cutanee nelle estremità, alle volte marcate con placche rosse.
Morso o contatto con secrezioni di roditori infetti, quindi anche mediante ingestione di cibi contaminati con escrementi di Ratti. I batteri albergano nel cavo orale e nella faringe dei ratti.
Sono particolarmente sensibili i bambini sotto i 12 anni, soprattutto in aree suburbane o degradate infestate da topi.
G. Franceschini
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