Ultime news - UnoNotizie.it - Secondo quanto riporta il sito ilmeteo.it, un primo nucleo perturbato da Nord attraverserà l’Italia nella giornata di martedì 3 gennaio, e sarà questo a creare una prima crisi nel fianco orientale dell’alta pressione. Piogge o anche temporali diffusi al Centro Sud e prima neve collinare sul Centro Nord Appennino o anche a bassa quota sul Nord Appennino.
All’indomani di giovedì 5, aria fredda inizierà a tracimare da Nord e da Est portando nevicate fino in valle su Centro Est Alpi, ma soprattutto primi nuclei perturbati verso il medio e basso Adriatico con piogge e neve in collina.
Nel corso di giovedì, l’irruzione fredda da Nord Est si farà sempre più sostanziosa, tant’è che entro la mezzanotte della Befana l’isoterma di -10° a 1450 m avrà raggiunto tutto il medio Adriatico. Condizioni termiche, quindi, per una notte della Befana con neve fin sulla costa tra sud Marche, Abruzzo, Molise e fino al Gargano. Naturalmente neve fino al piano sulle rispettive aree appenniniche e in collina o a bassa quota su Calabria e Nord Sicilia.
Giorno della Befana con gelo intenso al Nord Est e al Centro-Sud in genere dove la temperatura a 1400/1500 m raggiungerà diffusamente i -12/-14°, -7/-8° sulle colline appenniniche a 600 m. Neve fino al piano tra Abruzzo, Molise, Puglia, Lucania, entroterra campano, Sila e Nord Sicilia.
Sul resto del Paese, Gelo intenso, ma senza fenomeni, anzi con cieli sereni perché sotto vento rispetto a questo tipo di circolazione. Neve irregolare solo su Centro Est Alpi. Freddo diffuso ancora per il 7 Gennaio, ma le nevicate andranno esaurendosi, o solo qualcuna residua al Sud.
Il recupero anticiclonico, tuttavia, riuscirà in modo parziale tant'è che una media circolazione da Nord continuerà a interessare i settori orientali e centro meridionali della Penisola, apportando locali piogge e ancora qualche nevicata sparsa a quote di media-alta collina sulle regioni adriatiche e sul Centro-Sud Appennino fino all’8/10 Gennaio.
Lo squarcio provocato dall'azione artica-continentale lascerà una ferita non facile da ripristinare.
L’alta pressione non riuscirebbe più a conquistare in maniera solida il Mediterraneo centrale, esposto ad altre azioni artiche o polari soprattutto nella fase 11-15 Gennaio e, questa volta, magari, con azioni più estese e coinvolgenti anche il Tirreno e il Centro-Nord. Tutti i dettagli sull’evoluzione fino a metà mese, nelle nostre quotidiane rubriche sul medio-lungo termine.
Commenti |
||
nessun commento... |