La stagnazione dei prezzi dei cereali, della carne, del latte, dell’olio e delle nocciole e più in generale dei prodotti agricoli locali non riesce a remunerare le aziende anche perché contemporaneamente vi sono stati gli aumenti dei costi di produzione, basti pensare all’impennata dei prezzi delle sementi, dei concimi, dei carburanti, etc.
Mercoledì 19 novembre la Confagricoltura scende in campo con una manifestazione a Bologna dove decine di migliaia di imprenditori agricoli sfileranno per le vie della città reclamando quanto promesso, affinché l’agricoltura italiana possa svilupparsi a vantaggio di tutti.
“Confagricoltura guida queste legittime istanze e si fa carico verso il governo, verso la politica tutta, verso il Paese di rappresentarle con forza – sostiene il presidente della Confagricoltura Viterbo Rieti Luigi Pasqualetti-. Ci sembrano motivi sufficienti per raccogliere il malessere e la collera di chi ogni giorno produce per la collettività, di chi non sciopera mai, perché sa di svolgere un servizio vitale, di chi accetta la variabilità delle stagioni e la volubilità dei mercati”.
Questi in sintesi i punti critici oggetto della manifestazione di Confagricoltura:
TAGLI AL BILANCIO DELL’AGRICOLTURA
SPESA CORRENTE -10.3%
SPESA IN CONTO CAPITALE -25,9%
TAGLI AL MIPAAF -25,6% (-459 milioni di euro)
Questo si traduce in minore capacità di intervento su numerosi capitoli di spesa e sul funzionamento delle complessa macchina amministrativa.
PREZZO MEDIO DEI CEREALI - 40 %
PREZZO MEDIO DEI CONCIMI + 63%
La scarsa remunerazione del prodotto e l’aumento esagerato dei prezzi dei mezzi tecnici rendono alcune coltivazioni a rischio, soprattutto i cereali. Le semine sono fortemente diminuite e diminuiranno. In pericolo l’autoapprovvigionamento.
LATTE: FUTURO INCERTO E RISPETTO DELLA LEGALITA’ A RISCHIO – FINE DELLE QUOTE LATTE
L’aumento della dotazione di quote va legata ad una attenta verifica delle condizioni di mercato. Sul piano nazionale, va confermata inderogabilmente la valenza della legge 119. Il rispetto delle regole deve essere tassativo.
OLIO D’OLIVA: MERCATO FERMO E PREZZI IN DISCESA
L’incremento dei costi di raccolta, l’impossibilità di stoccaggio, il calo dei prezzi, stanno mettendo fuori mercato il nostro prodotto. La domanda è in flessione.
PREVIDENZA: MANCATO RINNOVO DELLA FISCALIZZAZIONE PER LA MONTAGNA E LE ZONE SVANTAGGIATE
La competitività delle imprese del Sud e di tutte le aree di collina e di montagna, può essere seriamente compromessa se non si proroga la “legge Alemanno” e non la si stabilizza; (per le aziende viterbesi e reatine si profila un aumento della contribuzione previdenziale di circa il 70% con un aumento medio di oltre 1.000 euro all’anno per ogni dipendente).
La misura è da ritenersi vitale e, ad oggi, al di là delle assicurazioni, non è stata individuata la copertura finanziaria.
ASSICURAZIONI PER CALAMITA’: MANCATO RIFINANZIAMENTO DEL FONDO DI SOLIDARIETA’ NAZIONALE
Pur riconoscendo l’importanza del problema, il Governo ha annunciato l’impossibilità di risolvere la questione nell’ambito della legge finanziaria. A rischio la copertura assicurativa il cui costo sarebbe a totale carico dell’agricoltore.
SVILUPPO URBANO E INDUSTRIALE: “CONSUMATI” 370.000 ETTARI DI SAU IN UN ANNO
Una politica del territorio non oculata sta distruggendo i migliori terreni agricoli d’Italia. In pochi anni la SAU è passata da 16 milioni a meno di 13 milioni di ettari.
VINO: CADUTA DEI PREZZI E DEI CONSUMI
Il mercato dei vini è in calo di oltre il 40% mentre sono in aumento i consumi della birra.
CARNE: CROLLO DELLE QUOTAZIONI (-21%), RIDUZIONE DELLE MANDRIA ITALIANA.
A rischio l’autoapprovvigionamento.
CONSORZI AGRARI – SVENDITA DELLA RETE A PORTATORI DI INTERESSI CORPORATIVI – ATTACCO ALLA LIBERA CONCORRENZA
L’iniziativa del Governo, fortemente osteggiata alla Camera, sul concetto di mutualità prevalente è un attacco alla cooperazione sana e porta molti CAP a ricadere sotto gestioni dissennate al servizio di una logica estranea a quella di una azienda commerciale.
PAC: RITARDI NEI PAGAMENTI
Si paventano, date le note ristrettezze di bilancio, ritardi nella attivazione dei pagamenti.
HEALTH CHECK: NEGOZIATO NON SODDISFACENTE, TAGLI AI PAGAMENTI E DIFFICOLTA’ PER IL TABACCO ITALIANO
Malgrado l’apprezzabile intervento del Presidente del Consiglio per una proroga dell’attuale regime del tabacco, è indubbio che ciò che doveva essere una semplice verifica dello stato di applicazione dell’ultima riforma, si sia tradotta in una nuova e radicale rivisitazione della PAC proprio quando si richiede all’Europa un ritorno alla politica dei mercati.
SEMPLIFICAZIONE: NULLA SI MUOVE PER RIDURRE GLI ADEMPIMENTI AZIENDALI
Il buon esempio del “voucher” per le campagne di raccolta non è stato seguito da altre iniziative volte a superare parte del costo burocratico gravante sulle imprese.
ENERGIA: AUMENTO DEI COSTI E MANCATI INTERVENTI A FAVORE DELLE AGROENERGIE
Il balletto dei prezzi dei prodotti petroliferi ha prodotto un equivoco atteggiamento del Governo sulla valorizzazione delle energie alternative. Molti investimenti nel settore agroenergetico sono andati in crisi.
CREDITO: ASFISSIA PER GLI INVESTIMENTI DELLE IMPRESE
Particolarmente nel Mezzogiorno, la posizione debitoria delle imprese rischia di aggravarsi. Gli Istituti bancari riducono gli affidamenti.
ISTITUZIONI: NON SI DOVEVANO ELIMINARE GLI SPRECHI E GLI ENTI INUTILI?
Le buone intenzioni della campagna elettorale sono svanite. Tutti gli enti sono a loro posto, a cominciare dalle Provincie. La spesa pubblica complessiva nel frattempo è aumentata.
FEDERALISMO FISCALE: NO A DUPLICAZIONI E SOVRAPPOSIZIONI D’IMPOSTA.
NO A NUOVE TASSE: PERCHE’ NON SI CHIARISCE CHE L’ICI SUI FABBRICATI RURALI E’ ILLEGGITTIMA?
E’ un chiaro preoccupante segnale il mancato chiarimento, nonostante gli impegni ufficiali, relativo alla inapplicabilità dell’ICI sui fabbricati rurali già assoggettati alla tassazione a reddito dominicale.
“All’elenco delle criticità – prosegue il presidente Pasqualetti- potrebbero aggiungersi altri, non meno delicati dossier, quali la mancata attuazione del piano irriguo nazionale, la crisi dell’apicoltura, la assenza di infrastrutture, il disinteresse per l’internazionalizzazione, la mancanza di programmi di promozione, il blocco della ricerca e della sperimentazione, le difficoltà del comparto dell’ortofrutta, la fine della bieticoltura. Tutto va nella direzione di mortificare una imprenditoria agricola moderna, preparata e matura, in un contesto Paese che arretra e che è ostaggio di frange corporative che si frappongono allo sviluppo.”
La Confagricoltura Viterbo Rieti sta organizzando la partecipazione alla manifestazione degli agricoltori viterbese e reatini e li invita a prenotare quanto prima per il viaggio in pullman telefonando agli uffici di Viterbo e Rieti (0761/2351202 – 0746/200045)
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