Ultime news - Unonotizie.it - Lo stabilimento di Norcia del Gruppo Grifo agroalimentare non ha mai interrotto la sua attività e questo “è sicuramente un elemento che dà fiducia rispetto al futuro di tutte le aree terremotate”. Così si è espresso Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, che mercoledì 8 novembre ha visitato la struttura dove ha anche incontrato gli allevatori della zona soci della cooperativa agroalimentare, dopo aver fatto tappa alle zone del maceratese colpite dal sisma per parlare delle condizioni delle semine autunnali.
“Lo stabilimento – ha confermato il presidente del Gruppo Grifo Agroalimentare Carlo Catanossi – ha subito danni. La struttura di recente edificazione ha tenuto, è molto elastica e ha retto bene, mentre ci sono stati problemi per quanto riguarda alcune attrezzature interne, macchine e celle frigorifere in cui è crollato il tetto. Abbiamo avuto danni al prodotto di cui una parte consistente si è rovinata, ma devo dire che le condizioni sono complessivamente buone”. Poi un pensiero e una panoramica sulla situazione dei tanti allevatori che per la cooperativa sono soci conferitori di latte.
“La famiglia è sofferente – ha aggiunto Catanossi – perché alcune sue parti stanno vivendo momenti difficili. Alcuni soci hanno perso la casa, hanno le stalle con gravi danni, anche se nessuna completamente distrutta. Una parte importante dei nostri soci sta in queste zone, nel territorio che va da Colfiorito fino ad Amatrice abbiamo circa 100 aziende tra produzione di latte ovino e bovino e le condizioni in alcuni casi sono veramente pesanti. C’è un grande sforzo di solidarietà anche da parte dei soci di altre zone. Noi siamo sempre riusciti, a volte con immani difficoltà, a garantire la raccolta del latte a tutti, un giorno con i mezzi militari, un altro con i trattori davanti al camion che si era impantanato in un campo.
Lo stabilimento è sempre stato in funzione, qualche se qualche giorno non a pieno regime, e nonostante alcuni dipendenti che vengono dalla stessa Norcia, da Amatrice o da altre zone vicine non riescono ancora a raggiungerlo perché le strade sono bloccate”. “Abbiamo offerto ospitalità a tre famiglie di lavoratori dentro il caseificio – racconta ancora Catanossi – perché non hanno più la casa. Inoltre, abbiamo dato disponibilità per impiantare nel nostro piazzale moduli prefabbricati per i lavoratori che ne hanno bisogno, dobbiamo verificare se ci daranno la possibilità di farlo”. Dalla conta dei danni alle necessità perché si possa cercare di normalizzare la ripresa delle attività produttive e della vita per le famiglie. “Serve ripristinare la viabilità prima di tutto – ha aggiunto Catanossi – e, in secondo luogo, per i produttori, è necessario che ci siano ricoveri e sistemazioni vicino alle aziende di produzione e alle stalle”.
La situazione è di fatto molto complessa e la macchina della solidarietà di Coldiretti e Gruppo Grifo si è attivata fin dalla prima emergenza del 24 agosto. “I numeri sono gravi sicuramente – ha detto Moncalvo –, oltre 3mila aziende agricole coinvolte, 100mila animali allevati, 50mila ettari di cereali che erano in fase di semina per completare la quale dobbiamo aiutare i nostri agricoltori. Poi la doppia emergenza casa e ricoveri per animali. I cittadini italiani stanno dimostrando grande attenzione, abbiamo venduto dopo il 24 agosto oltre 16mila caciotte della solidarietà prodotte da Grifo, andiamo avanti in questa direzione”. “Stiamo intervenendo – ha aggiunto Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria – mettendo in sicurezza le persone. Il primo intervento è stato quello di consegnare le tende a chi ha necessità di rimanere nelle aziende. A seguire, stiamo lavorando con i soggetti preposti alla messa in sicurezza della stalle e alla preparazione delle aree per le stalle di soccorso e per chi ha avuto danni alle strutture e ha perso mezzi agricoli. Infine stiamo facendo un’azione di solidarietà per portare, finché non arriveranno moduli abitativi, tende, roulotte, camper oltre a fieno e mangime per gli allevamenti”.
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