In occasione del 50ennale dalla sua costituzione, il Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori ha bandito un concorso riservato ai giovani agricoltori della Comunità Europea dal titolo “Compétition du Jeune Agriculter Innovant 2008”; ad aggiudicarsi la competizione è stata Loretta Di Simone, associata all’ANGA di Confagricoltura, titolare dell’Azienda Biologica La Turchina di Tarquinia.
Al concorso hanno partecipato oltre 70 giovani agricoltori in rappresentanza di 20 delegazioni nazionali (sindacati di categoria) della maggioranza degli stati membri.
I progetti che hanno superato la prima fase sono stati 22, tra i quali sono stati poi scelti 5 finalisti (3 italiani, uno spagnolo e uno ungherese).
In Campidoglio a Roma la proclamazione della vincitrice alla presenza, tra gli altri, del Commissario Europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Marian Fischer Boel, del Ministro alle politiche comunitarie Andrea Ronchi e del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Durante la cerimonia è stato trasmesso il saluto ai partecipanti del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso.
La giuria, nella valutazione, ha tenuto conto della compatibilità ambientale del progetto nonché dell’attenzione riposta alla sicurezza alimentare e al rapporto tra produttore e consumatore.
La Di Simone (figlia d’arte: il padre, Nazzareno, è uno tra i più conosciuti agricoltori della Tuscia) è stata premiata per aver ripreso antiche varietà di semine, averle coltivate con tecniche moderne e trasformate arrivando al prodotto finito e quindi alla commercializzazione, sia attraverso le fiere di settore sia attraverso internet; in attesa dell’apertura (prossima) del negozio aziendale. In particolare è stata premiata la riscoperta del grano “Senatore Cappelli (qualità in via d’estinzione che prende il nome dal senatore italiano che alla fine degli ’20 fece la riforma agraria). Questo grano la famiglia di Simone lo aveva coltivato fino al ’75. Per lei un attestato ed sculture
Si allega un articolo già uscito sul web
Loretta Di Simone imprenditrice di Confagricoltura è stata premiata oggi come “Giovane agricoltore europeo più innovativo”, in occasione della celebrazione dei 50 del Ceja (Consiglio europeo dei giovani agricoltori).
Loretta Di Simone, 30 anni di Tarquinia (VT), ha ricevuto il premio dal commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel per la sua capacità di aver recuperato la tradizione facendola diventare innovazione.
La giovane, associata all’ANGA di Confagricoltura, ha un’azienda biologica di 170 ettari di seminativi e 20 di boschi e nella sua impresa ha ripreso la coltivazione del farro per farne semi e farina, quelle del grano duro “senatore Cappelli”, la cui produzione era stata abbandonata negli anni ’70.
“ E’ un grano che cresce fino ad 1 metro e 80 e facilmente danneggiabile da vento e pioggia – dice Loretta Di Simone – ma mi da grandi soddisfazioni, perché in azienda ne estraggo una pasta particolare che commercializzo su internet, nelle fiere e esporto in Germania e Austria”.
Nella sua azienda (www.laturchina.com) il prodotto viene seguito dalla semina al pastificio. “Ma non è semplice” - rimarca Di Simone - che presto aprirà un agriturismo un negozio aziendale e sta pensando di brevettare il seme del “suo” grano.
“Con Loretta sono stati idealmente premiati tutti i giovani agricoltori che fanno impresa e sanno stare sul mercato - sostiene Marco Saraceno, presidente ANGA. Quando si parla di innovazione, di progresso e di futuro dell’agricoltura si deve fare riferimento soprattutto ai giovani, che andrebbero sostenuti e accompagnati da politiche adeguate che favoriscano accorpamenti fondiari e credito: quella italiana, infatti, è ancora l’agricoltura che ha la superficie aziendale tra le più basse d’Europa”.
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