Dopo la camminata di protesta-proposta di domenica 28 settembre, iniziata dai cancelli delle Ex Terme INPS per arrivare poi fino alla “callara” del Bulicame, vogliamo ribadire l’indignata protesta del popolo viterbese per il silenzio del Palazzo, per il disinteresse che ha mostrato negli ultimi 20 anni verso la destinazione di quella importante struttura che aveva creato opportunità lavorative per oltre 200 occupati, con un indotto di 5000 assistiti ogni anno.
Tanti chiesero allora, invece della chiusura, la riconversione di quello stabilimento in un ente pubblico-privato, come era stato fatto in tutto il resto d’Italia. Anche altrove infatti si erano verificate situazioni analoghe a quelle in cui allora le Terme si trovavano. Tanti chiesero, ma nessuno riuscì praticamente a far nulla.
Ora, passati più di 20 anni, nella drammatica carenza di posti di lavoro che è sotto gli occhi di tutti noi, le Ex Terme INPS devono riaprire. Il Comune lavori concretamente a questo progetto. Si deve far rispettare la legge facendo chiudere tutti i pozzi abusivi, compreso quello delle Terme dei Papi.
Oltre a queste, se vogliamo che si realizzi la tanto agognata città termale, molte altre strutture possono essere realizzate. Viterbo non può accontentarsi in pratica di un solo stabilimento. Ad esempio: Freetime, Zitelle, Ex Oasi Hotel, Terme del Bacucco, Campo del Bagnaccio.
Ma si deve mettere un argine alle pretese delle Terme dei Papi, che dal 1993 hanno aumentato la portata delle loro acque da 6 lt./sec. a 25 lt./sec. E’ stato infatti perforato ancora il loro pozzetto interno e si sono così prosciugate le due sorgenti spontanee Gigliola e Uliveto che si trovavano sul terreno delle Ex Terme INPS.
Torniamo così con un presidio, dalle ore 17 alle ore 20, a Piazza del Comune. Vogliamo ricordare più da vicino al Palazzo che noi invece non dimentichiamo e ringraziamo anche tutti i partecipanti alla nostra precedente passeggiata per la sensibilità dimostrata. Un grazie particolare va anche alle forze dell’ordine per il perfetto lavoro svolto.
A ritrovarci allora sabato 4 ottobre.
Associazione Solidarietà Cittadina
Associazione Il Bulicame