Embargo Russia, ultime notizie - Confagricoltura sta monitorando con grande attenzione la crisi di mercato conseguente all’embargo della Russia iniziato giovedì scorso.
Si è tenuto oggi a Bruxelles il comitato di gestione orizzontale tra la Commissione ed i rappresentanti degli Stati membri, la riunione non è stata definitiva e non sono state decise misure né generali né specifiche per fronteggiare la crisi conseguente al blocco delle esportazioni verso Mosca.
Tuttavia il Commissario Ciolos ha rilasciato alcune dichiarazioni pubbliche che sono sintetizzabili in due elementi essenziali:
1. La Commissione europea ha in animo all’inizio della prossima settimana di varare alcune misure di urgenza che dovrebbero toccare i prodotti più deperibili ed in particolare gli ortofrutticoli (non solo quindi le pesche e le nettarine e neanche solo la frutta ma anche alcuni ortaggi);
2. È partito da oggi un “sistema rafforzato di monitoraggio della situazione di mercato” realizzato in cooperazione con gli Stati Membri. In pratica si verificherà costantemente l’evoluzione della situazione aggiornando ed approfondendo i dati di mercato dei vari prodotti. A tal fine è prevista una convocazione del comitato di gestione ogni settimana. La prossima riunione dovrebbe essere calendarizzata per il prossimo venerdì 22 agosto.
Il Presidente di Confagricoltura Viterbo - Rieti afferma: “oggi è chiaramente emerso che la situazione è di particolare emergenza per il settore ortofrutticolo a causa della concomitante crisi di mercato e della alta deperibilità del prodotto. Nondimeno si stanno valutando le conseguenze dell’embargo russo sui prodotti zootecnici a base di carne e di latte”.
L’atteggiamento della Commissione è improntato a rassicurare i produttori sul fatto che la normativa comunitaria consente di intervenire per riequilibrare i mercato e mette a disposizione risorse e strumenti a tale scopo. La Commissione infatti, come recita il comunicato, “intende fronteggiare la situazione di mercato passo dopo passo e rispondere, concretamente, man mano che la crisi evolve.” Ritiene poi, sulla base dei dati raccolti oggi, di “prevedere le prime misure all’inizio della prossima settimana”.
Presto dovrebbe anche essere pronto un dossier completo sull’impatto complessivo su tutti i settori delle misure restrittive imposte da Mosca.
“L’incontro di oggi – conclude il Presidente Chiarini - non è stato risolutivo e, pur tracciando un percorso per monitorare costantemente e approfonditamente – con l’ausilio degli Stati membri – la crisi, non ha consentito di varare ancora nessuna misura concreta per le quali occorrerà attendere l’inizio della prossima settimana. Rimane altresì in predicato verificare i dettagli delle misure di emergenza annunciate lunedì scorso per il comparto ortofrutticolo ed in particolare se esse potranno contare su ulteriori risorse rispetto a quelle fornite con l’Ocm oppure se si dovranno realizzare solo con le dotazioni finanziarie oggi disponibili, non prevedendo alcun “extra budget” allo scopo. E’ ovvio che questa seconda ipotesi indebolirebbe l’efficacia degli interventi e rischierebbe di sottrarre risorse ad altri interventi, ad esempio nell’ambito dei programmi operativi, per finanziare i ritiri e le altre misure previste. “