Malattia da virus Ebola: aggiornamento del ministero della Sanità, ultime notizie Roma - il giorno 8 agosto 2014, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base del parere del suo Comitato di Emergenza, ha dichiarato che la malattia virus Ebola, attualmente diffusa in forma epidemica in Stati dell’Africa Occidentale, costituisce un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, ed in conformità al Regolamento Sanitario Internazionale ha emanato raccomandazioni temporanee per la gestione dell’evento.
Le raccomandazioni temporanee emanate dall’OMS non prevedono la restrizione ai viaggi e ai commerci con i paesi colpiti, ma sottolineano l’importanza di informare adeguatamente i viaggiatori, in partenza per/in arrivo da Paesi affetti, di poter garantire la diagnosi in laboratori qualificati, di poter gestire il trasporto di soggetti infetti/malati, in caso ve ne fosse l’indicazione.
Si ribadisce che il rischio di trasmissione in Italia ed in Europa è molto basso, in relazione alle misure di prevenzione attuate, che prevedono l'informazione e la sensibilizzazione dei viaggiatori da/per paesi affetti e degli operatori sanitari, ed alle capacità di risposta dei sistemi sanitari che, nell’ipotesi del verificarsi di un caso di malattia sul nostro territorio, sono adeguate ad individuare e confermare i casi di malattia da virus Ebola, e di isolarli, ed interrompere la possibile trasmissione anche di questo agente patogeno altamente infettivo.
In ogni caso, il Ministero della salute ha diramato, oggi stesso, una circolare contenente aggiornamenti circa le indicazioni di profilassi internazionale da adottare in questi casi, per i propri Uffici di Sanità Aerea e Marittima e di Frontiera e per gli Assessorati regionali alla sanità, nella quale si raccomanda di differire viaggi non strettamente necessari verso i Paesi affetti.
Alla circolare sono allegati anche i foglietti informativi, che saranno distribuiti ai viaggiatori da/per i paesi affetti e poster informativi che saranno affissi nei porti e aeroporti italiani (in italiano e inglese).
Per quanto riguarda la capacità di laboratorio, si ricorda che nel nostro Paese, è presente, presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma un laboratorio di livello 4 (BSL4), l’unico in cui è possibile testare campioni biologici contaminati da virus emorragici, che grazie alla sua esperienza e professionalità, è tra quelli che stanno contribuendo agli aspetti diagnostico-clinici nei paesi africani in cui l’epidemia è in corso, a sostegno degli stessi e delle Organizzazioni non governative che stanno operando per controllare l’evento sul posto.
Il Ministero della Salute segnala anche che in Italia si dispone, da tempo, di un protocollo per l’evacuazione ed il trasporto in condizioni di alto isolamento di pazienti infetti/malati, già utilizzato in diverse occasione, e di stanze di ricovero ad alto isolamento, presso l’INMI Spallanzani di Roma e l’Ospedale Sacco di Milano.