Roma, ultime news - UnoNotizie.it - Quante volte ci capita di osservare persone sedute al tavolo di un ristorante, completamente assorbite nei loro telefonini o tablet? In quante occasioni vediamo gruppi di amici che, invece di comunicare tra loro, passano ore sui social network?
Perché questi strumenti, che offrono enormi possibilità comunicative, tendono a farci isolare? Eppure, nascono con lo scopo di far crescere in maniera esponenziale la condivisione di immagini, pensieri, stati d’animo ed informazioni.
È sempre più frequente passare ore davanti ad un display, non importa di quale dispositivo, perché tutti quelli in vendita sono in grado di entrare nella rete. A volte capita di entrare in una dimensione completamente diversa, tanto da perdere la cognizione del tempo e dimenticarsi di ciò che ci circonda.
Possibile che queste comunità virtuali siano talmente ispirate alla realtà, da confonderci? Ci sembra davvero di essere in mezzo alla gente se pubblichiamo i nostri contenuti in rete e vengono apprezzati, se chattiamo con tante persone contemporaneamente e se il nostro numero di “amici” cresce di giorno in giorno.
Forse cominciamo a confondere la condivisione di informazioni con la condivisione di esperienze di vita.
Infatti, grazie alle nuove applicazioni per gli smartphone, possiamo inviare in tempo reale immagini di ciò che stiamo vedendo, o file audio di ciò che stiamo ascoltando. Grazie alle videochiamate, possiamo addirittura “vivere” qualcosa insieme a chi non è con noi fisicamente. Abbiamo completamente abolito le distanze spazio-temporali, senza renderci conto che stiamo perdendo il piacere di vivere la semplicità di raccontare qualcosa a chi non era presente.
Insomma, dobbiamo stare molto attenti alle immense possibilità che ci circondano. Sebbene questi strumenti nascano per avvicinare le persone, rischiano di diventare sempre più ingombranti.
Sara Appolloni