Civita Castellana, ultime news - UnoNotizie.it - Diciassette anni. Ecco quanto vale, secondo i giudici della corte, la pena per un uomo che, in una sera di tre anni fa, ha ammazzato barbaramente una donna, colpendola con trenta coltellate davanti agli occhi della sua bambina. Diciassette anni all'assassino di Marcella, tale Giorgio De Vito.

Increduli, scioccati, disarmati da una sentenza intollerabile, i familiari della giovane donna di Civita Castellana, che di giustizia non ne vogliono proprio sentir parlare. “Me l’avete ammazzata un’altra volta”, è l'urlo disperato della mamma di Marcella, subito dopo il verdetto. Un verdetto che arriva come una doccia gelata dopo la prima condanna all’ergastolo, e che nessuno si aspettava ridimensionato fino a questo punto.

Tre anni ci separano dall'omicidio di Marcella. Era il febbraio del 2010 quando il suo corpo martoriato da 30 coltellate fu ritrovato nella villetta di Civita Castellana. Marcella era con la sua bambina, sola in casa, quando l'assassino irruppe nella camera da letto uccidendola, e non contento, le abbassò i pantaloni mettendole una bottiglia tra le gambe, come ultimo, delirante, gesto di scherno.

“Ecco quanto vale la vita di una donna”, ha commentato incredula l'avvocato di parte civile, che ha annunciato il ricorso in Cassazione. La battaglia per avere giustizia non si ferma certo qui. L'avvocato è intenzionata a portare il caso in Parlamento perché l'omicidio di Marcella merita giustizia. Giustizia per una giovane vita spezzata troppo presto, per una bambina che dovrà crescere senza le cure amorevoli di una mamma, di un compagno, di una famiglia lasciati soli nel loro dolore incolmabile. E di tutte quelle donne che, come lei, fanno i conti con una Giustizia troppo spesso muta e sorda.

A.S.