Firenze ultime news www.UnoNotizie.it - Questa mattina, a Palazzo Medici Riccardi, in occasione della
conferenza stampa per la conclusione degli scavi archeologici presso
l'ex monastero di Sant'Orsola, Silvano Vinceti, presidente del
Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e
Ambientali, ha presentato la sintesi della ricerca autonoma dedicata
al ritrovamento della sepoltura e dei resti mortali di Monna Lisa
Gherardini, moglie di Francesco di Bartolomeo del Giocondo.
Presenti alla conferenza stampa: Stefano Giorgetti, Assessore al
Patrimonio, Edilizia, Protezione Civile, Trasporti e Mobilità della
Provincia di Firenze, e Giuseppina Carlotta Cianferoni,
Soprintendente reggente per l'Archeologia in Toscana, che hanno
ribadito ai giornalisti le modalità della loro collaborazione
istituzionale.
Silvano Vinceti ha esposto una serie di documenti di carattere
storico che confermano che la prima modella della Gioconda di
Leonardo è stata la Lisa Gherardini.
Nell'occasione ha reso noto
quanto riportato nel testamento del 1527 di Giangiacomo Caprotti,
detto Salai, allievo prediletto di Leonardo, che il nome Joconda
venne per la prima volta utilizzato per la descrizione di un quadro
in possesso del Salai, anziché nel 1610 come sostengono molti
storici dell'arte nell'inventario dei dipinti di proprietà del Re di
Francia a Fontainebleau.
Vinceti ipotizza che Leonardo prima della
sua partenza da Roma per Amboise, nel 1516, potrebbe aver dato in
eredità alcuni dipinti - tra cui la Gioconda - al Salai, che non lo
seguì nel suo trasferimento in Francia. Occorre infatti ricordare
che Lisa Gherardini era chiamata Monna Lisa del Giocondo. “Il Salai
poteva mai chiamare un quadro con il nome Joconda, se questo non
poteva essere già stato utilizzato da Leonardo in via verbale e non
scritta?”, si domanda Vinceti.
I resti ossei partiranno domani, 6 marzo, alla volta di Ravenna,
presso i laboratori dell'Università di Bologna, dove saranno
sottoposti ad esami accurati, come - ad esempio - il Carbonio 14 ed
il DNA.
Tutti i risultati della ricerca saranno raccolti e condivisi sul web
grazie alla piattaforma “Looking for Monalisa” progettata da
Capitale Creativo, società di pr e comunicazione, e realizzata da
RMO: due giovani realtà fiorentine, orgogliose di promuovere e
trasmettere a livello internazionale i segreti contenuti nel
capolavoro di Leonardo da Vinci, attraverso un nuovo modo di fare
“divulgazione” sulla rete mediante i principali social network.
Oleg Sisi, presidente di Capitale Creativo, ha precisato che “Looking
for Monalisa non è solamente un portale tematico dedicato alla
ricerca di Lisa Gherardini, ma un motto nel quale ritroviamo lo
spirito stesso del Comitato e della sua vocazione a risolvere i
grandi gialli del passato legati a personaggi della storia, dell'arte
e della cultura italiani”.
Con tali presupposti il sito (in inglese, come prima lingua, ed
italiano) costituirà una vetrina di primissimo piano per uno o più
partner che vorranno condividere questa iniziativa di comunicazione,
che potrà contribuire alla valorizzazione del patrimonio del nostro
territorio.