Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - Il paniere del
Marchio Tuscia Viterbese si arricchisce di nuovi prodotti che si
distinguono per tipicità e qualità: la nocciola dei
Cimini e i prodotti dell’Alta Tuscia Viterbese.
È quanto deciso dalla
Giunta della Camera di Commercio di Viterbo che ha approvato i
disciplinari, precedentemente vagliati dal Comitato di gestione e
controllo del Marchio Tuscia Viterbese, dopo l’iter che ha
visti coinvolti associazioni di categoria, produttori ed Enti locali.
“Mettiamo a segno un
altro importante risultato per lo sviluppo del Marchio Tuscia
Viterbese – dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera
di Commercio di Viterbo – il brand ideato per
valorizzare e promuovere le nostre eccellenze. Un’opportunità per
rafforzare il legame del prodotto al territorio, fattore competitivo
e imprescindibile per una realtà come la Tuscia che punta sul made
in Italy per affermare i propri prodotti di qualità sui mercati
nazionali e internazionali. Ringrazio quanti a diverso titolo hanno
contribuito fattivamente al raggiungimento di questo importante
risultato, dimostrando che con impegno, dedizione e competenza si
possono concretizzare sinergie fondamentali per lo sviluppo economico
locale”.
Come
è noto la Nocciola dei Cimini rappresenta
per la provincia di Viterbo uno dei prodotti agroalimentari più
importanti, sia in termini di fatturato sia per le quantità
prodotte, collocandosi ai primi posti a livello nazionale. Il
disciplinare elaborato per il Marchio Tuscia Viterbese prende le
mosse da quello relativo alla Dop Nocciola Romana,
soprattutto per quel che riguarda le zone di produzione, le tecniche
agronomiche e le caratteristiche del frutto. Rispetto alle
caratteristiche dei prodotti trasformati sono state individuate due
tipologie: “dolci” che raggruppa i prodotti da forno (tozzetti) e
da pasticceria (torte, creme,
cioccolato, torroni); e “salati” (creme,
salse e vellutate).
Per quanto riguarda i
prodotti dell’Alta Tuscia Viterbese, sono già stati
riconosciuti come tipici e di qualità dalla Regione Lazio, che li
annovera tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali, e dalla Comunità
Montana Alta Tuscia che li ha valorizzati con uno specifico brand.
Partendo da questa situazione la Camera di Commercio e la Comunità
Montana, per rilanciare con maggior vigore tali prodotti, hanno
collaborato per realizzare un Disciplinare che accorpa i diversi
prodotti sotto un unico disciplinare del marchio Tuscia Viterbese:
Aglio Rosso di Proceno, Farro del Pungolo di Acquapendente,
Cece del solco dritto di Valentano, Fagiolo del purgatorio
di Gradoli e Lenticchia di Onano.
Nel disciplinare del
Marchio Tuscia Viterbese ogni prodotto si svincola dai confini
comunali al quale ogni denominazione sembra limitarli, ovviando in
tal modo ai problemi di marginalità commerciale che una
micro-nicchia produttiva può rappresentare. Sono stati inoltre
individuati gli ambiti di competenza della Camera di Commercio di
Viterbo e della Comunità Montana Alta Tuscia: alla prima, tramite il
Comitato di Gestione e controllo, spetteranno le verifiche da
effettuare sui trasformatori che immettono sul mercato i prodotti
rispondenti allo specifico Disciplinare; mentre alla Comunità
Montana spetterà il controllo delle denunce di coltivazione.
“L’inserimento nel
Marchio Tuscia Viterbese delle nocciole dei Cimini e dei prodotti
dell’Alta Tuscia - aggiunge Palombella - coinvolge numerosi i
Comuni interessati e tantissime le imprese che potranno così
ricevere benefici promozionali. In questo percorso per la
valorizzazione dei prodotti di qualità si inserisce la Patata
dell’Alto Viterbese IGP, per la quale è stata recentemente
richiesto alla Camera di Commercio di Viterbo di svolgere la funzione
di Organismo di controllo”
Per saperne di più:
www.tusciaviterbese.it