Brindisi ultime news www.UnoNotizie.it - Si è svolta nei giorni scorsi una riunione straordinaria del Consiglio Direttivo Nazionale della Confconsumatori per esaminare nel dettaglio la vicenda che ha coinvolto la Banca Monte dei Paschi di Siena ed individuare le più opportune azioni di tutela dei piccoli azionisti dell’Istituto di credito.
Dalla riunione è emerso che quello di Monte dei Paschi di Siena è l’ennesimo scandalo di finanza speculativa che finisce con il ripercuotersi sugli ignari piccoli azionisti e sulla collettività.
La Confconsumatori chiede, quindi, le immediate dimissioni limitatamente a quei componenti del CdA e degli organi di controllo che erano presenti all’epoca dei fatti oggetto d’indagine e che ancora oggi siedono agli stessi posti.
Secondo l’Associazione è, quindi, giusto non commissariare la Banca, ma occorre un segnale concreto di credibilità che l’Istituto di credito deve dare, indipendentemente dalle responsabilità civili, penali, personali o dalle negligenze colpose che saranno accertate dalla Magistratura.
Da un punto di vista giuridico l’Associazione tutelerà gli azionisti della Banca Monte dei Paschi di Siena sia in sede civile sia in sede penale.
Nei prossimi giorni, infatti, l’Associazione ha deciso di mettere a disposizione dei propri associati coinvolti nella vicenda i moduli per la costituzione di parte offesa.
Ancora la Confconsumatori presentarà, comunque, istanza, autonoma, di ammissione di parte civile, ruolo che è già stato riconosciuto alla Associazione in altri processi penali.
“La nostra Associazione tutelerà, sia in sede civile sia in sede penale, i diritti degli azionisti e dei risparmiatori in questo ennesimo caso di risparmio tradito” afferma l’avv. Emilio Graziuso, Componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Confconsumatori.
“Innanzitutto chiederemo alla Magistratura di accertare l’ipotesi di truffa agli azionisti. È un dato di fatto incontestabile che MPS nel gennaio 2008 ha comunicato le modalità di finanziamento dell’operazione di acquisizione di Antonveneta (c.d. operazione Fresh 2008) e un’azione del MPS in quel momento valeva 2,08 euro, mentre ieri il valore di un’azione ha chiuso a 0,26 euro! Il nesso di causalità tra il crollo del titolo detenuto da migliaia di piccoli risparmiatori e le operazioni ardite compiute in questi anni dal precedente board, saranno il cuore delle vicende penali e civili che ci vedranno impegnati”.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti www.confconsumatoribrindisi.it - 347 - 0628721
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