Per quanto riguarda il servizio, le lamentele quotidiane dei pazienti, molti dei quali rinunciano al vitto servito perché chi può si fa portare i pasti da casa, restituiscono una situazione che pensavamo appartenere al passato. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando prima di essere ricoverati ci si doveva organizzare per portare in proprio cibo, carta igienica e sapone.
Attendo con attenzione quali saranno i risultati delle analisi che la Asl ha effettuato sulle pietanze sequestrate all’inizio del mese e auspico che, in conseguenza di quanto riveleranno, l’azienda sanitaria agisca in tutte le forme a tutela della salute dei pazienti che passa anche per la qualità dei cibi somministrati e nel rispetto delle diete speciali, spesso parte integrante delle terapie”.
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