Viterbo ultime news www.UnoNotizie.it - Spazi alla formazione, spazi alla cultura - Il Comitato Spazi Aperti alla Cultura esprime solidarietà agli studenti che da giorni occupano le scuole viterbesi.
Ancora e ancora i diritti dei più giovani vengono sacrificati in nome di una crisi che non deve permettersi di risparmiare sul futuro di questo paese. La risorsa principale per augurarci un mondo migliore, l’investimento più sicuro per un momento instabile come l’attuale, deve concetrarsi sulle scuole pubbliche, scuole di formazione, di evoluzione, di progresso.
Per questo, come gruppo di associazioni, di operatori culturali e di cittadini- si legge nel comunicato diffuso dal Comitato- sosteniamo i ragazzi che vogliono riprendersi la loro cultura: crediamo che occuparsi di ciò che è nostro di diritto, la scuola, l’istruzione, la cultura, sia fondamentale per rilanciare un nuovo modo di vivere la società.
Solidarietà anche agli insegnanti troppo spesso costretti ad adattarsi a riforme che ledono i loro diritti e che minano i programmi didattici. Indagare i propri diritti e lavorare affinchè possano essere riscattati, lavorare in comune per il bene comune è una pratica difficile e faticosa, possibile solo ricercando strade di condivisione reali, tra studenti, scuole, insegnanti e genitori: ma anche cercando sinergie nel territorio.
Questo è quanto il gruppo delle associazioni e degli operatori che aderiscono al comitato vuole esprimere agli occupanti, lavorando a sistema ad un progetto culturale all'interno degli istituti scolastici occupati, con eventi performativi e laboratori di formazione civile e culturale.
Da una nota arrivata in redazione e firmata dal comitato studentesco di uno dei licei si legge: Gli studenti si
indignano davanti ad uno Stato che punta alla "crescita" di individui
ignoranti dei loro diritti e delle loro potenzialità.
L'indignazione
sorge anche di fronte ai tagli che vanno a minare la nostra
formazione, garantendo, invece, cifre esorbitanti (223 milioni di
euro) alle scuole private. In quanto pubblica, la scuola deve essere
il luogo principe della formazione democratica dell'individuo nella
sua modalità più diretta e partecipata.
Durante questi giorni di occupazione,
per di più, si è data pratica dimostrazione della nostra volontà
di attuare modalità didattiche innovative ed alternative alla solita
didattica frontale, mediante l'organizzazione di lezioni tenute da
noi studenti: corsi artistici, sessioni musicali, tornei sportivi,
workshop e dibattiti di attualità.
Ci auguriamo che tutta la cittadinanza
abbia compreso le motivazioni della protesta, e di aver dato un
esempio di partecipazione attiva alla vita democratica auspicando di
esser il simbolo di una futura società con un maggior senso civico
di quella attuale.
Esprimiamo, infine, la nostra
solidarietà ai docenti, come noi colpiti da simili vergognosi
provvedimenti, e a tutte le altre categorie in lotta poiché vittime
di politiche che credono di poterci “risollevare” dalla crisi
prendendo di mira sempre le stesse fasce sociali.