Viterbo ultime news Lazio nord e Toscana - UnoNotizie.it - La Maremma etrusca si è svegliata nel caos. Tarquinia Lido, Marina Velka e Montalto di Castro Marina sono state colpite dall'alluvione. A Montalto è tracimato il fiume Fiora sommergendo le zone agricole e l'area intorno alla foce del fiume.
Nelle scuole medie di Moltalto di Castro, in via Giulio Cesare, Comune e protezione civile hanno predisposto un centro di accoglienza.
Nella stessa scuola media saranno ospitati anche altri sfollati che non hanno trovato posto nell'hotel disposto per gli stessi da Marina di Montalto.
In questo momento continuano i diversi interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile con mezzi anfibi per portare in salvo le persone rimaste bloccate nelle campagne in diverse zone della Maremma e sopratutto.
Il sindaco di Montalto di Castro, Sergio Caci, ha firmato un'ordinanza di evacuazione per gli abitanti della Marina. Ci sono persone rimaste intrappolate nelle auto, bloccate nelle strade trasformate in torrenti. L'acqua è stata dichiarata non potabile, fuoriuscendo dai rubinetti molto terrosa.
«Dai palazzi si sente la gente urlare - testimoniano i primi soccorritori - perché non riescono a uscire dalle loro case. Stiamo cercando di trovare il modo per raggiungerli».
In Maremma insieme agli uomini ed ai mezzi della protezione civile stanno operando senza sosta i vigili del fuoco, con i mezzi anfibi, il nucleo dei sommozzatori e quello di movimentazione terra. «Siamo appena scesi da una ricognizione con l'elicottero - dicono dal comando provinciale del 115 di Viterbo - la situazione è grave. Abbiamo fortunatamente constatato insieme ai tecnici Enel che la diga di Vulci ha tenuto, anche se l'acqua passa sopra».
La strada statale 1 «Via Aurelia» è stata riaperta nel tratto in cui attraversa Montalto ma solo in direzione Sud. Il traffico veicolare che viaggia in direzione Nord (Grosseto) al momento è deviato al km 107,500 sulla ex SS312 «Castrense» per poi proseguire sulla SP74 o sulla SR2 «Cassia».
Sulla strada statale 1 bis, a causa del rischio allagamento provocato dal torrente adiacente la sede stradale, al momento il personale dell'Anas ha istituito un restringimento di carreggiata al km 16,900 tra Monte Romano e Cinelli.
Nella Tuscia problemi anche ad Acquapendente dove sulla statale Cassia è parzialmente crollata la carreggiata del ponte Gregoriano. Ingenti i danni anche in tutte le aree attorno al fiume Paglia.
Dopo il violento nubifragio è stato proclamato l'allerta anche nei comuni più a Sud. Aperta la diga di Corbara sul Tevere. Esondazioni anche tra Orte e Civita Castellana.
Intanto in una nota i verdi parlano di fragilità del territorio “voluta” e anzi “cercata” dalla speculazione edilizia, da troppi decenni assistiamo a un’aggressione di questo territorio da parte del cemento, senza alcuna regola di buon senso, senza una strategia di regolamentazione delle acque e soprattutto con la volontà di continuare a costruire col medesimo sistema denunciato ancora centinaia di migliaia di metri cubi come è da proposta nel piano casa regionale.
E’ necessario allentare il patto di stabilità per gli enti locali nel caso di utilizzo dei fondi per il dissesto idrogeologico, ma non si illudano gli amministratori locali che appena passata la tempesta fanno a gara nella concessione delle licenze edilizie.
Anche a Tarquinia proteste di comitati e cittadini chiedono di fare piena luce su quanto sta accadendo a Tarquinia Lido ed in altre zone dello stesso comune.
Giulio Marini, Sindaco di Viterbo ha chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione Lazio e spiega: “A seguito del peggioramento delle condizioni atmosferiche nelle ultime 48 ore e considerata l'entità dei danni provocati alle zone rurali, alle coltivazioni e all'ambiente circostante, chiediamo lo stato di calamità naturale. In queste ore siamo in contatto con gli assessori regionali all'Ambiente, Cangemi e all'Agricoltura, Di Paolo per avviare la procedura e ottenere il riconoscimento dei danni provocati dall'ondata di maltempo.
