La nostra nazione ha tempo fino al 31 dicembre per adeguarsi alle direttive europee sui valori di arsenico nell’acqua. In particolare le aree a rischio sono quelle delle province di Viterbo e Latina. L’Unione europea impone il valore limite di 10
microgrammi per litro d'acqua mentre le concentrazioni medie
stimate nel periodo 2005-2011 risultano superiori a 20μg/L. Tra le malattie dovute all'esposizione prolungata ci sono tumori, malattie
ischemiche del cuore, l’ictus, le malattie dell’apparato
respiratorio e l’ipertensione arteriosa.
La salute dei cittadini non è più tempo di deroghe. Gli esperti del dipartimento regionale hanno chiesto provvedimenti idonei e rapidi oltre al pieno rispetto delle leggi vigenti e l'attuazione di interventi rapidi per la dearsenificazione delle acque a uso potabile.
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