Con Usain Bolt le Olimpiadi di Londra 2012 adesso entreranno davvero nella leggenda, ultime notizie - Se David Boyle ci aveva divertito con una regina Elisabetta lanciata con paracadute su uno stadio di Londra, adesso è arrivato lo spettacolo vero, quello che segna il record dei record.
Ed è ancora Usain Bolt: l’uomo più veloce nella storia dell’atletica leggera che si aggiudica anche l’oro nei 200 metri con uno splendido 19’’32 e segna il nuovo record per quanto riguarda il numero di medaglie conseguite dalla stesso atleta in questa disciplina. Bolt infatti è il primo nella storia a vincere 100 e 200 in due Olimpiadi consecutive: Pechino 2008 e Londra 2012.
Blake, l’altro jamaicano, chiude nuovamente al 2° posto, terzo posto per Weir che beffa Spearmon e Martina; solo sesto il francese Lemaitre. Usain Bolt vince alla sua maniera: guascone e invincibile, ferma il cronometro su un pazzesco 19"32, pur fermandosi 3-4 passi in anticipo, quando un'occhiata rassicurante ha confermato che Blake, pur splendido, non avrebbe mai potuto raggiungerlo. E poi, dopo la linea d'arrivo, i piegamenti sulla pista, come a dire: "Sono il più forte e non mi fermo".
La grandezza di Usain Bolt si misura però nella grandezza dello sconfitto, Yohan Blake, che va all'argento con un 19"44 fantastico che ne conferma le incredibili doti di sprinter. Due fulmini giamaicani che se ne trascinano dietro un terzo, Warren Weir, bronzo a sorpresa (in 19"84) davanti a chi avrebbe dovuto essere lì (Spearmon, 4° in 19"80) e chi aveva sognato di essere lì (Christophe Lemaitre, 6° in 20"19, parzialmente penalizzato dalla corsia interna).
Ma torniamo al duello tra Bolt e Blake, con il campione in carica che ancora una volta (e ancora a sorpresa) vince il duello in partenza, uscendo di curva nettamente davanti: contro ogni pronostico, però, Blake non molla affatto e anzi per un attimo sembra in grado di riavvicinarsi al rivale, ma alla fine il passo di Bolt fa la differenza, fino allo sguardo laterale che trasforma l'oro in certezza.
Un trionfo tutto giamaicano, straordinario, che consacra gli sprinter migliori del pianeta allontanando i dubbi degli scettici. L'unico quesito in sospeso rimane quello del record mondiale, che forse con un briciolo di convinzione in più poteva essere ritoccato. Ma la favola di Bolt non è finita qui e c'è tutto il tempo per scrivere ancora diversi capitoli leggendari.