Grande attesa per le sentenze relative a Leonardo Bonucci e Simone Pepe nella vicenda Calcioscommesse che ha investito i due giocatori della Juventus per le vicende relative alla stagione 2010, ultime notizie Roma - Nel processo sportivo che si sta tenendo a Roma, il presidente della Commissione Disciplinare della Figc, Sergio Artico, ha già dichiarato chiusa la fase dibattimentale sugli atti della Procura di Bari. Adesso si attendono le sentenze previste tra domani e venerdì 10 agosto.
Come spiegato alla fine dell’arringa difensiva da Luigi Chiappero, legale dei calciatori: «Sento tutto il peso di una causa gravissima: Bonucci e Pepe hanno dimostrato grande impegno e ottenuto risultati importanti. Facciamo attenzione, rischiamo di fare processi sommari: per un calciatore tre anni di squalifica possono essere un'interruzione drammatica».
Contrariamente a tutte le aspettative entrambi i giocatori non hanno fatto ricorso al patteggiamento, pur correndo grandissimi rischi per la loro carriera: per Leonardo Bonucci, difensore del Bari all’epoca dei fatti, tra i protagonisti della spedizione azzurra agli ultimi Europei, Palazzi ha chiesto una squalifica di tre anni e sei mesi. Secondo l'accusa, avrebbe partecipato alla presunta combine per truccare la partita Udinese-Bari del 9 maggio 2010.
Nella stessa gara avrebbe avuto un ruolo, seppur di minore importanza, anche l'ex centrocampista della squadra friulana, Simone Pepe. Per questa ragione, il pm ha ritenuto opportuno procedere nei suoi confronti per omessa denuncia, chiedendo alla Disciplinare di escluderlo dalle competizioni ufficiali per dodici mesi. All'uscita dell'aula, l'avvocato Chiappero ha spiegato, almeno in parte, le ragioni del mancato accordo con Palazzi. «Il patteggiamento diventa fisiologico quando si parla di un rischio di squalifica di tre anni e mezzo, ma sono considerazioni, si può trattare se si parla di tre mesi di squalifica, non oltre».
La Juventus esce dal quarto e ultimo giorno di processo sul calcioscommesse con tante preoccupazioni e poche certezze, poiché la Commissione Disciplinare prima di affrontare la situazione di Leonardo Bonucci e Simone Pepe aveva rigettato la proposta di patteggiamento che i legali del tecnico bianconero Antonio Conte avevano concordato con Palazzi, ritenendola «non congrua».
Per la commissione tre mesi sarebbero stati troppo pochi, e il pm sarebbe stato invitato a formulare un'ipotesi di squalifica (15 mesi) che viene esaminata dai giudici in questi giorni. Il Presidente Andrea Agnelli ha parlato di scandalo e ha ricevuto una pronta risposta da parte della Federazione, che sembra stia ora valutando il deferimento del numero 1 del club bianconero.
Conte è stato accusato dalla Procura di Cremona di aver taciuto della combine organizzata in due occasioni da alcuni giocatori del Siena nella stagione 2010-11, quando era alla guida dei toscani. Il regolamento sportivo parla chiaro: doppia omessa denuncia. Se la Disciplinare accogliesse le richieste di Palazzi, il tecnico bianconero rischia l'intera stagione.