Londra 2012, ancora dei giorni indimenticabili per lo sport italiano impegnato nei Giochi Olimpici, ultime notizie - La ventenne Jessica Rossi, originaria di Crevalcore, in Emilia, conquista una splendida medaglia d'oro nella fossa olimpica femminile stabilendo anche il nuovo record del mondo grazie all'incredibile punteggio di 99/100: una prestazione ineguagliabile, destinata a restare per sempre nei libri di storia delle Olimpiadi.
Una gara semplicemente perfetta che assegna all’Italia la tredicesima medaglia e stabilisce il nuovo record del mondo, grazie a una ragazza che, alla sua prima esperienza olimpica, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza di avversarie molto più esperte e navigate. Una gara inarrestabile fin dalle qualificazioni dove la cecchina bolognese ha umiliato le avversarie centrando tutti i 75 piattelli e stabilendo il nuovo record del mondo anche per la fase a qualificazione.
Il dominio di Jessica Rossi è continuato anche in finale, con gli ultimi 25 colpi, dove Jessica ha dimostrato di possedere oltre a una mira infallibile anche molto sangue freddo: Jessica si è concentrata sulla gara invece di dedicarsi alle liti per il podio in cui erano impegnate le altre sfidanti e riesce a centrare tutti i piattelli, con la sola, minima, defezione del 92esimo tiro unico errore della fenomenale cecchina azzurra. Poi la marcia della Rossi prosegue spedita, senza sbavature,verso una medaglia d'oro letteralmente stravinta.
La 20enne di Crevalcore ritocca anche il record del mondo di 96/100 che apparteneva alla slovacca Zuzana Stefecekova arrivando all'incredibile e storica soglia dei 99/100. Un oro arricchito anche alla dedica fatta alla sua Emilia e alle genti colpite dal terremoto.
Stesso successo per Aspromonte, Avola, Baldini e Cassarà, il quartetto dei fiorettisti che regala la quattordicesima medaglia all’Italia, la sesta d’oro. Il Giappone del temibile Ota è battuto nella finale del fioretto a squadra maschile con il punteggio finale di 45 a 39. Grandissima la prestazione degli azzurri che dopo aver annichilito gli Stati uniti in semifinale, superano il Giappone nell’ultimo atto con una bellissima prestazione di squadra. E questo, spesso, non è così semplice quanto possa sembrare.
E’ stato proprio Andrea Baldini a chiudere su Ota nel nono e ultimo assalto. Il livornese, cui era stato negato l’accesso alle Olimpiadi 2008 di Pechino per una (dubbia) storia di doping, non era partito fortissimo lasciando il primo assalto al Giappone per 5-3. L’Italia soffre e resta sotto anche nel secondo, dove Avola riesce solo a limitare i danni con Ota pareggiando per 4-4 e lasciando i nipponici avanti per 9 a 7.
Dal terzo assalto però l’Italia prende un vantaggio che non lascerà più fino alla fine. Cassarà vince il terzo per 8 a 4 e porta gli azzurri, in questo inizio contratti, sul 15-13. Il Giappone è però squadra tosta e nel sesto assalto si rifà sotto vincendo l’assalto di Cassarà per 7 a 5 e tenendo gli azzurri sulle spine fino all’ultimo giro di manche. Gli azzurri però sono perfetti: Avola vince il suo assalto 5-4, Cassarà fa la stessa cosa, lasciando così a Baldini un bottino di +3 da difendere dagli assalti di Ota: 40 a 37.
Il livornese però non trema e a differenza della partenza blanda regala una grande scherma. L’ultimo assalto è infatti “il più semplice di tutti”: 5-2. Il resto è già storia per una squadra che dopo Anversa 1920, Amsterdam 1928, Berlino 1936, Merbourne 1956, Los Angeles 1984 e Atene 2004 torna a scrivere il nome dell’Italia nella posizione più prestigiosa all’interno del libro delle Olimpiadi.