L'Italia conquista il quarto oro delle Olimpiadi di Londra 2012 nel fioretto donne a squadre, ultime notizie Londra - Vezzali, Errigo, Di Francisca e Salvatori battono la Russia per 45-31. E' la quarta medaglia d'oro, l'undicesima per l'Italia dall’inizio dei giochi olimpici, arriva a breve distanza dall’argento nel canottaggio a coppie, vinto con qualche polemica, dal duo Sartori-Battisti.
Quelle del fioretto italiano sono le olimpiadi perfette, senza indecisioni, senza sbavature, nette, decise, gioiose. Il dream team composto da Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Ilaria Salvatori ha stravinto consacrando l’Italia alla tradizione della scherma, perpetuando una leggenda che va avanti da 20 anni, da quando a Barcellona - c'erano Bianchedi, Vaccaroni, Bortolazzi, Trillini - iniziò quel percorso magico che ha portato all'Italia titoli su titoli fino al sigillo olimpico di oggi. Per il fioretto rosa 'made in Italy' un'altra giornata da applausi tutti meritati per una squadra che si è contraddistinta nettamente sulle altre.
Di Francisca, Errigo, Vezzali, in rigoroso ordine olimpico, hanno fatto semplicemente quello che a loro riesce meglio: schiantato le avversarie una dopo l'altra, 42-14 alle occasionali sparring partner britanniche nei quarti, 45-22 alle più titolate francesi in semifinale. Per non parlare dei 25 assalti consecutivi vincenti totalizzati dal quartetto azzurro. Due semplici allenamenti, sia pure su una passerella olimpica all'interno di un mega centro conferenze a due passi dal Tamigi, in vista della vera gara: la finale con le 'odiate' russe, la squadra che più d'ogni altra da sempre mette in difficoltà le lame azzurre.
Basti pensare che le uniche sconfitte del dream team dal 2008 ad oggi sono giunte per mano loro. L'ultimo ko, quello che brucia di più, era arrivato ai Mondiali di Catania nell'autunno scorso, quando le azzurre cedettero per un punto (45-44) in finale. Oggi si sono presi una rivincita storica, con gli interessi: 45-31.
Ma l'Italia oggi è stata anche una grande squadra: abbiamo assistito in queste olimpiadi a manie di protagonismo e rigurgiti di prime donne che hanno accusato compagni di squadra e allenatori, come avvenuto nel nuoto, nella scherma invece ha vinto il gruppo e anche se l'armonia nello spogliatoio non sarà al massimo, è un elemento che alla luce di questa vittoria diventa secondario e comprensibile, vista la presenza, in quello spogliatoio, delle prime tre schermitrici del pianeta.
Il cammino dell'Italia verso l'oro non è mai stato così facile. Subito il break con Vezzali ed Errigo che portano le azzurre 10-5, poi ci pensa la neo-olimpionica Di Francisca ad allungare ancora le distanze, fino ad un massimo di 20 punti. Poi é passerella, con un tifo da stadio (8.000 spettatori e tanti tanti italiani) fino alla stoccata finale di Valentina Vezzali che oggi insieme alla medaglia d'oro al collo si può fregiare anche di un altro titolo: l'atleta italiana donna ad avere vinto più medaglie in oltre un secolo di Olimpiadi.
Ottima anche la prova azzurra nel canottaggio dove il duo di coppia azzurro, composto da Alessio Sartori e Romano Battisti, ha vinto l'argento nella finale di specialità dei giochi olimpici di Londra. Ad Eton Dorney, gli italiani, entrambi della provincia di Latina, sono giunti secondi nella finale A, col tempo di 6'32"80, dietro all'equipaggio della Nuova Zelanda (medaglia d'oro per Nathan Cohen e Joseph Sullivan), con un secondo e 13 di ritardo. Bronzo alla Slovenia (Luka Spik e Iztok Cop), arrivata terza, con 6'34"35.
Come ha dichiarato Romano Battisti ai microfoni di Sky Sport, dopo aver ricevuto la medaglia d’argento, "Siamo soddisfatti del nostro percorso. Siamo passati ai 500 in testa ma avevamo la Nuova Zelanda che stava facendo la gara su di noi. Siamo un equipaggio societario e purtroppo non eravamo atleti adatti per la federazione, ma e' venuto fuori un grosso equipaggio. Siamo soddisfatti del nostro percorso".
Soddisfatto anche Alessio Sartori secondo cui "Il nostro percorso e' stato molto difficile. Abbiamo dimostrato di avere le capacita' di potere competere a livello internazionale. Dedico questa medaglia al Colonello Bellantuono, che e' stato un secondo papà per tutti e due", ha concluso Sartori. Prima soddisfazione dal canottaggio azzurro che consegna all'Italia la decima medaglia.