Audizione Leonardo Bonucci per inchiesta calcioscommesse,ultime notizie Roma - Con la fine degli Europei si riaccende l’inchiesta calcioscommesse in cui è coinvolto anche il difensore viterbese di Juventus e Nazionale, Leonardo Bonucci. In base a quanto reso noto dalla Figc, che ha anche comunicato le date delle audizioni, il calciatore sarà ascoltato in relazione al filone d’inchiesta di Bari, insieme ad Andrea Ranocchia (compagno di squadra nel Bari) il 15 luglio. Due giorni prima (il 13 luglio) toccherà a Piero Camilli, presidente del Grosseto. Nello stesso giorno si terrà anche l’auduzione dell’allenatore della Juventus Antonio Conte, convocato ieri. Il 9 Luglio toccherà anche a Dario Passoni, mentre è stato rinviato a data da destinarsi l’interrogatorio dell’ex calciatore Federico Cossato.
Il nome di Bonucci è stato fatto per la prima volta nel mese di febbraio ed è rintracciabile in un’intercettazione telefonica di Andrea Masiello (ex giocatore del Bari) che parla di un tentativo di manipolazione della partita Udinese – Bari del 2010 finita 3-3. Il difensore viterbese ha sempre definito false le accuse nei suoi confronti.
Tuttavia a maggio mentre era in ritiro con la Nazionale, dopo il blitz a Coverciano in cui fu recapitato un avviso di garanzia a Domenico Criscito, Bonucci è stato formalmente indagato dalla procura di Cremona che nel frattempo ha girato gli atti a Bari: l’accusa è associazione a delinquere e frode sportiva. E’ stata anche a rischio la convocazione per gli Europei in Polonia e Ucraina, anche se per Prandelli la posizione di Criscito era diversa da quella di Bonucci, da quì il motivo dell’esclusione del giocatore dello Zenit.
I giudici federali ascolteranno anche Piero Camilli, patron del Grosseto. La società toscana ha patteggiato i sei punti di penalizzazione: diversi giocatori coinvolti a vario titolo nello scandalo militavano ai tempi dei fatti proprio tra i biancorossi (Turati, Acerbis, Joelson).
La Corte di Giustizia Federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea, in camera di consiglio dovra' decidere sui 47 ricorsi presentati dopo le sentenze della Commissione Disciplinare. Il dispositivo e' atteso per il week-end. Lo aspettano 10 dei 14 club sanzionati due settimane fa (rispetto al primo grado non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna), e altri cinque che si sono presentati come parti terze: Nocerina, Vicenza, Gubbio, accomunati dalla richiesta di annullamento del patteggiamento del Grosseto (6 punti da scontare il prossimo anno e 40mila euro di ammenda) per ridisegnare la classifica di Serie B e relativi play out (tra l'altro già disputati).
Il Cesena invece contesta quello dell'Atalanta e la condanna del Novara e chiede che il club piemontese venga declassato all'ultimo posto in classifica della passata stagione di A ed escluso dagli eventuali ripescaggi (ci potrebbero essere se l'inchiesta federale dimostrerà la responsabilità diretta di qualche società di A) e il Barletta legato invece a questioni inerenti alla Lega Pro e al patteggiamento della Cremonese.