A Daejeon, i nostri professionisti dei fornelli hanno riportato un lusinghiero successo nella disfida del “Global Chefs Challenge”, qualificando la squadra tra le prime sette al mondo e dando prova di essere autentici alfieri della cucina made in Italy.
NIC-Nazionale Italiana Cuochi avanti tutta! La squadra di berrette bianche, che fa parte della FIC-Federazione Italiana Cuochi e che affronta le gare culinarie, anche all’estero, non si smentisce mai e continua a mietere allori. A Daejeon, in South Korea, gli chef “azzurri”, che rappresentavano l’Europa del Sud, hanno conquistato piazzamenti prestigiosi al “Global Chefs Challenge” & “Hans Bueschkens Junior Chefs Challenge”, che si è svolto dall’1 al 5 maggio. Alla competizione tra le migliori squadre di cucina nazionali, provenienti da tutto il mondo, quella tricolore si è classificata terza, dopo Norvegia, Emirati Arabi e Canada, grazie all’abilità del senior chef Angelo Giovanni Di Lena, di Forlì Cesena, e del suo assistente Giovanni Lorusso, di Bari.
Anche lo junior team della NIC non è stato da meno poiché la sua rappresentante, Francesca Narcisi, di Cosenza, ha conquistato la medaglia di bronzo, aggiudicandosi il terzo posto assoluto nella sua categoria, alle spalle di Stati Uniti e Svezia, con un esito mai raggiunto prima dall’Italia.
I risultati riportati in Corea dal gruppo, condotto dal general manager Fabio Tacchella, confermano la capacità e la tenacia dei membri, come sostiene la loro emozionatissima team coach chef Ljubica Komlenic: «All’International Food Exhibition & Korean Culture Festival, i nostri candidati si sono distinti per la professionalità, il rigore e la preparazione sistematica e ordinata». Alla positiva performance dei concorrenti italiani, ha contribuito la stessa Komlenic, ormai considerata veneziana a tutti gli effetti, che, come un vero allenatore, ha saputo, con la sua regia scrupolosa, impostare il gioco di squadra e la tattica di cucina, incitare all’azione e infondere coraggio e tranquillità, suggerendo strategie mirate.
Il menù portato in gara per il “Global Chef Challenge” da Di Lena e Lorusso ha per piatto d’inizio “Halibut con mantello di pomodoro, olive nere e salsa allo zafferano con involtino di gamberi rossi e scalogno caramellato”. Come main course, il senior team ha dato un’interpretazione personale della carne indicata dal regolamento: “Variazione di kobe con salsa al tartufo”, mentre per il dessert il suo assistente ha proposto “Mousse alle fragole con ganache al cioccolato e crema alla vaniglia, giardinetto di frutta, cocco e sorbetto alle fragole”.
Sul versante giovanile della NIC, il menù destinato all“Hans Bueschkens Junior Chefs Challenge” è stato approntato in modo impeccabile e con determinazione e rispetto delle regole dalla “piccola donna” della NIC, come viene definita Francesca Narcisi dalla team coach, con cui si trova in particolare sintonia dopo oltre due settimane di ritiro per gli intensi allenamenti. L’intrepida ragazza ha presentato alla giuria “Trancio di halibut in crosta di parmigiano, erbette e pepe rosa, su crema di piselli e maionese vegetale alla mandorla; Raviolo con gambero rosso Sicilia e brounoise di zucchine su tagliolino di carote, prugne marinate e pinoli sabbiati”. Ad opera di Francesca, è seguito, come main course, “Filetto di kobe beef condito ai semi di sesamo e alghe; modern style del bollito del kobe con salsa pearà e giardinetto di funghi e cipollotti”. Dulcis in fundo, le fragole obbligatorie sono state elaborate dalla chef in “Mousse al cioccolato bianco e vaniglia con cuore di gelè alla fragola su tappetino di mango e morbidone alle mandorle”.
Il temperamento e l’affidabilità delle nuove generazioni in forza alla NIC consentono alla squadra un assetto armonioso e un amalgama perfetto e lasciano ben sperare per il futuro. Francesca Narcisi, insieme ai due colleghi più adulti, aveva già dato prova di sé a Lubiana, nella finale della Selezione Europa del Sud per il “Global Chef Challenge”, ma in Corea ha dovuto farsi valere ancora di più, in quanto "aveva incontrato alcuni intoppi provocati dall’organizzazione, che però non l’hanno intimorita", rivela Komlenic, "Personalmente ho tremato fino all’ultimo e mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi nel vedere competere una piccola e brava donna tra tanti uomini, anch’essi bravi".
Per il prossimo confronto internazionale, la NIC avrà bisogno dell’impegno e della costanza di tutti i suoi componenti e del sostegno, sempre presente, dei numerosi sponsor, poiché l’attende la competizione più importante: le Olimpiadi a Erfurt, in Germania, durante l’IKA, dal 5 al 10 ottobre p.v. Ma proprio per non dormire sugli allori, gli chef della Nazionale Italiana stanno già rimboccandosi le maniche, con impeto verace, per esercitarsi al massimo in vista di un altro notevole traguardo da raggiungere.
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