Moscherini somiglia sempre di più al comandante Schettino: mentre ordina “Avanti tutta” alla sua sgangherata coalizione delle Larghe Intese. svuota la plancia, azzera la Giunta e lascia la città senza timonieri.Dalla sua piccola scialuppa semi affondata prova ancora a dare ordini ai suoi vecchi alleati e collaboratori che però non lo ascoltano più.Dimissionare la Giunta in tronco è’ una manovra disperata che rischia di portare la Città ad arenarsi sui debiti e sull’ inefficienza. Ma soprattutto è il patetico tentativo di un uomo rimasto ormai solo stavolta non di fare, ma di farsi “fare l’inchino” dai suoi vecchi alleati e collaboratori, affinchè lo sostengano anche “ob torto collo”, come pochi giorni fa diceva il consigliere Vitati a proposito dell’UDC., un altro partito che ha deciso di non correre con Moscherini.Utilizzare la città e piegare le logiche dell’amministrazione ai propri fini elettorali dando vita all’ennesimo rimpasto – credo il sesto – è un altro esempio dell’arroganza che ha caratterizzato il personaggio in questi cinque anni di cui a quanto pare si rendono conto per primi i suoi ex alleati.Resta da vedere se e chi chinerà la testa al ricatto moscheriniano. Credo nessuno visto che è facile pensare a un Moscherini già sulla via di un “buen retiro” personale, lontano dalla città, dopo la sconfitta che è lì ad attenderloDal canto suo il Centrosinistra alla luce di questi fatti è sempre più impegnato a restituire a Civitavecchia il Futuro che merita.Marco Piendibene
Capogruppo del PD