Il comitato acqua potabile esprime piena soddisfazione per la sentenza del Tar Tribunale amministrativo regionale del Lazio che condanna il ministro della Salute e il ministro dell’Ambiente al risarcimento in favore degli utenti ricorrenti, quali utenti del servizio idrico in area territoriale caratterizzata, dalla presenza di arsenico nell’acqua erogata in percentuali superiori ai 20ug/l.
E' una vittoria importante, su tutta la linea. La sentenza del Tar da ragione alla nostra iniziativa di richiesta di rimborso e dell'autoriduzione e soprattutto può aprire a possibili risarcimenti per procurati e dimostrabili danni biologico. La sentenza del Tar non potrà essere disconosciuta poiché fa giurisprudenza. Attendiamo ora la sentenza del giudice di pace di Ronciglione rispetto la causa pilota intentata da un nostro associato nei confronti del Comune di Ronciglione che ci sarà il 30 gennaio 2012. Evviva. Adesso i Comuni dovranno rimborsare il 50% del canone versato a coloro che hanno presentato domanda e dovranno nelle prossime fatture ridurre del 50% il canone. Ma soprattutto dovranno pensare a risolvere il grave problema, dell’arsenico nelle acque non con i palliativi quali le fontanelline. In alcuni paesi quali Ronciglione e Caprarola il problema da risolvere è ben più grave. Nell'acqua oltre all'arsenico e il fluoro abbiamo la microcellula tossica dell'alga rossa.
La cattiva informazione fornita dagli enti locali ai cittadini, deve finire. Uniti vinceremo anche la battaglia per l'informazione corretta e per l'acqua potabile in tutte le abitazioni. Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto stimolandoci a perseverare per il rispetto dei diritti. Il comitato acqua potabile, oltre che a Ronciglione, è presente a Viterbo presso la sede della UIL Pensionati in Corso Italia,68 dalle ore 15,30 alle ore 18,00 tutti martedì.