Con le famiglie che lavoravano al Chinotto Neri di Capranica. Ultme notizie Capranica, Viterbo - UnoNotizie.it - storia di 11 famiglie rimaste senza lavoroSabato 17 dicembre, fra sette
giorni è Natale. Se si raddoppia, arriva il
31 dicembre. Ci siamo trovati con gli 11 (e famiglie), che
lavoravano alla Chinotto Neri fino a una manciata di
giorni fa, a Capranica, nel piazzale della
Madonna del Piano, intorno alle 16.
La meta era l’ Hotel
Pianeta Benessere di Viterbo, dove oggi alle 17,30, era “in
programma il tradizionale scambio di auguri natalizi organizzato da
Rodolfo Gigli, consigliere regionale Udc. Sarà un momento
conviviale e un’occasione in prossimità delle feste natalizie per
incontrare amici e simpatizzanti viterbesi, dopo l’importante
appuntamento congressuale che ha visto l’elezione unitaria del
nuovo segretario Alessandro Romoli e del nuovo comitato
provinciale.Per l’evento, porteranno i loro personali auguri ai
partecipanti il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa e il
presidente della Regione Lazio Renata Polverini. “Sarà
l’occasione – sottolinea Gigli – per incontrare i tanti amici
viterbesi, per delineare un breve resoconto sull’attività svolta
in questo anno che sta giungendo ormai al termine oltre che per
condividere un momento augurale di serenità insieme”.
E’ stata anche un’ occasione, per gli 11, l’annunciata manifestazione di protesta dalle ore 17: sono i dipendenti della Chin8 Neri, dopo la comunicazione da parte della società della chiusura di ogni attività dello storico stabilimento, che avverrà il 31 dicembre con conseguente licenziamento di tutti gli undici lavoratori. “I dipendenti si troveranno di fronte all’ingresso dell’Hotel Pianeta Benessere di Viterbo per incontrare la Governatrice della Regione Lazio Renata Polverini e consegnarle una lettera sulla situazione delle famiglie.Dalla Pisana, intanto, dopo l’interessamento dell’amministrazione comunale di Capranica, del consigliere regionale Francesco Battistoni e della stessa governatrice Renata Polverini, è arrivata la notizia dell’apertura di un tavolo di lavoro sulla questione del sostegno ai lavoratori, che sarà convocato nei prossimi giorni.”
Per chi non lo sapesse ricordo che
erano circa le 11 di mercoledì 14 dicembre…:” eravamo in
piena attività produttiva quando i nostri rappresentanti sindacali
sono stati contattati telefonicamente dalle organizzazioni sindacali
per una comunicazione urgente.Ci è caduta addosso come un fulmine a
ciel sereno la notizia che al 31 dicembre l’attività lavorativa
sarebbe stata sospesa e lo stabilimento smantellato a causa della
decisione della società di trasferire la produzione presso lo
stabilimento IBG Spa che si trova a Buccino, in
provincia di Salerno.Non è facile descrivere la reazione che abbiamo
avuto: incredulità, rabbia ed infine disperazione al momento in cui
abbiamo preso coscienza del fatto che le nostre famiglie (tutte
monoreddito) sono rimaste da un giorno all’altro senza alcun
sostentamento economico, in un momento storico in cui riciclarsi nel
mondo del lavoro è un’impresa ardua anche quando si possono
vantare esperienza e professionalità decennali.
La situazione ci
è apparsa ancora più grave quando abbiamo realizzato che per come è
stata condotta l’azione di “delocalizzazione” da parte
della società (assolutamente legale, anche se discutibile dal punto
di vista etico), non abbiamo diritto ad alcun ammortizzatore
sociale se non i canonici mesi di disoccupazione al 60% dello
stipendio.Purtroppo la nostra è una “non notizia”, visto
che eventi simili avvengono nel nostro Paese e anche nella comunità
locale sempre più frequentemente, ma la chiusura della storica
azienda Chinotto Neri non costituisce soltanto un nostro
dramma personale, ma anche la perdita di un prodotto simbolo per la
cittadina di Capranica e per il Lazio, regione nella quale la famosa
bibita è molto conosciuta ed apprezzata. Proprio per questo speriamo
che la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l’assessore
regionale all’industria ed artigianato si mostrino sensibili alla
richiesta d’intervento avanzata dall’Amministrazione Comunale non
soltanto nel sostegno economico a noi dipendenti ma anche
nell’agevolare la rivalutazione dello stabile nell’ipotesi di un
possibile riutilizzo industriale o commerciale.Ci sentiamo comunque
in dovere di ringraziare per il loro impegno e sostegno nei nostri
confronti le organizzazioni sindacali FLAI CISL e FLAI CGIL e
l’Amministrazione Comunale, la quale si è impegnata tra
l’altro ad integrare con un’ulteriore mensilità le 4 concesse
dall’azienda come incentivo all’esodo ed a far proprio, con
delibera di consiglio, l’accordo siglato tra i sindacati e
l’azienda stessa dandoci così una garanzia istituzionale sul
rispetto degli impegni presi.” Seguivano tutte le firme…
Durante
il tragitto da Capranica all’ hotel Pianeta Benessere, mi
hanno raccontato brevemente acuni particolari della loro
storia, Angela delle Monache, una delle due dipendenti
dell’amministrativo della Neri.Ha lavorato 23 anni e 8 mesi
in quello stabilimento, mentre parlava le è venuto un attacco di
asma…Ci siamo fermati lungo la strada con il corteo di macchine,
fino a che le è tornato più regolare il respiro.
Sono
passata quindi nell’automobile di un ‘ altra coppia Maurizio
Formentini, capo fabbrica, e Roberta Abbatelli la moglie,
non avevano portato la loro bimba di 5 anni come altri. Vengono da
Roma. Lui mi ha spiegato che erano due anni che stava lì, il
cosiddetto ultimo arrivato. Con questa, sono tre le volte che si
ritrova in mezzo a una strada anche se questa volta è particolare:
la fabbrica non chiede cassa integrazione, non le vanno male gli
affari…tutt’altro. Ma vanno meglio per loro, nella sede di
Buccino in provincia di Salerno.
E ogni volta è peggio,
ovviamente. La moglie è in mobilità, lavorava per la CIT viaggi che
venne poi privatizzata: hanno da pagare un mutuo per
soli altri 26 anni.
E’ venuta la stampa locale, li
hanno fotografati, è arrivato il sindaco Paolo Oroni col
vicesindaco Petrini, sono state “nominate” le due
dipendenti donne della Chin8, per entrare nell’hotel. Una delle due
è la biologa Elena Angiani che non ha un attimo di tregua, e
continua a mediare con istituzioni sindacati e stampa. Era diventato
molto freddo e ormai buio.Lungo la strada, tra Capranica e il
Pianeta…Benessere, e viceversa, ho toccato con mano quelle persone
come il più giovane e unico non sposato, Mario Sposetti (e
che non si sa quando potrà sposarsi visto che è uno degli
undici) e il più anziano Sandro Porta di 53 anni.
Oggi
a Firenze c’è stata una manifestazione partecipata in maniera
straordinaria , per la morte di “due lavoratori” che sono
stati definiti, una volta ancora, dalla stampa “vu
cumprà“. Era per ricordare,Samb
Modou 40 anni e Diop Mor 54 anni.
Quando capiranno che
cerchiamo tutte e tutti lavoro e dignità? E dire che solo meno
di 1 anno fa, si parlava di “marchio vintage” per
il Chinotto della Neri, o meglio della
IBG SpA, enormi Produttori Bevande Gassate:
“…Nel
2010, anche Chin8Neri non ha saputo resistere al richiamo del vintage
e del heritage
marketing che già aveva colpito numerose
aziende italiane, così la bevanda gassata preferita dai giovani
degli anni ’50 e ’60, torna al suo marchio originario, ovviamente
sapientemente reso più moderno e accattivante grazie a un restyling:
“Abbiamo fatto un restyling del marchio nel rispetto di quello
originario, un po’ come ha fatto Vespa – spiega Massimiliano
Maione che si occupa dello sviluppo del brand – La ricetta del
chinotto è quella di un tempo, l’immagine è rinnovata, per andare
incontro a un pubblico giovane, sempre più attratto dallo stile
vintage” [fonte gamberorosso.it]“Abbiamo
affidato il restyling della linea a una nota agenzia di design che ha
riproposto il nuovo marchio, sobrio e raffinato con la scritta giallo
oro sullo sfondo scuro della bibita – spiega Vincenzo Franchini,
direttore commerciale di IBG SpA – riappropriandosi dell’immagine
storica con l’otto e la corona che identificava il prodotto negli
anni Cinquanta-Sessanta” [fonte nuovoconsumo.it]
A quanto pare se una cosa funziona è meglio non cambiarla: c’è
l’8 bene in vista nel nuovo marchio, anche se riprodotto su
un’etichetta, e riappare anche la scritta “Chinotto per davvero.
Dal 1949”. Il recupero della storia di prodotto e dell’azienda,
degli elementi di design che contribuivano a determinarne l’immagine
e la percezione nella mente dei consumatori, sempre più spesso,
infatti, vengono utilizzati per testimoniare il mantenimento della
promessa fatta dal brand all’inizio: sinonimo di qualità, di
trasparenza, di affidabilità, il passato viene riscoperto come uno
dei valori aggiunti o addirittura come vantaggio
competitivo di marca…”
Lo so che sono storie
purtroppo chissà quanto comuni in Italia ma io vivo quì e spero di
aver reso l’idea almeno in parte, di ciò che ho visto
e fotografato, io pensionata “garantita” in via rapida
d’estinzione.
Grazie a chiunque faccia circolare e conoscere, a
nome mio e dell’Associazione
Culturale Portodorida che si unisce con affetto alle
famiglie di Capranica, del viterbese, di tutta Italia, senza
lavoro. Sapete siamo sotto, sotto sotto… le Feste.
Doriana Goracci
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