Monti si spiega sulle liberalizzazioni, ultime notizie Roma - "Le resistenze che si incontrano" nelle liberalizzazioni "per me non sono una novita', quando si vogliono dispiegare le forze delle liberalizzazione e delle concorrenza.
Queste resistenze spesso vengono superate non al primo colpo, ma con una determinazione tenace, vengono superate. E questo e' molto importante per l'Italia". Lo dice il premier Mario Monti in conferenza stampa. "Cio' che abbiamo nel decreto e nel testo che sara' convertito in legge- aggiunge- sara' un contributo importante per sciogliere nodi che creano rendite e privilegi. Ma non sara' la fine del processo".
"Siamo sempre piu' convinti della stretta complementarieta' tra crescita e coesione sociale. E' quasi impossibile avere crescita senza inclusione sociale". "Si e' molto discusso, ed e' giusto dell'equita' tra redditi, ma l'equita' non e' solo tra redditi ma anche tra generazioni e anche equita' nel territorio". Nella manovra "ci sono elementi" di patrimoniale "che chiamano a contribuire su, su, fino allo scudo fiscale. Tutto questo non ha finalita' sadica nei confronti dei patrimoni ma ha una finalita' salvifica nei confronti dei redditi finalizzati alla produzione". "E' profondamente falso che" con la manovra "pagano i soliti noti: ci sono i nuovi noti che sono chiamati a pagare e lo faranno" "Ci saranno ovviamente altre misure per favorire la crescita" oltre a quelle comprese nella manovra. "Non siamo auto-contenuti per sempre nei limiti della manovra".
La manovra ha "un 'x' di impatto recessivo" ma "il controfattuale", l'alternativa, "sarebbe stata molto brutta. Non sarebbe stata 'piu' o meno 0,5 per cento di Pil'". Cosi' il premier Mario Monti risponde a chi gli fa notare che le stime di Confindustria sulla crescita aggravano le previsioni di una recessione per il 2012.
"E ho l'impressione- aggiunge- che gli italiani, pur avendo com'e' giusto una scarsissima simpatia per i sacrifici, capiscano che l'alternativa non e' la vita come sempre senza quei sacrifici, ma la vita con dei sacrifici molto piu' grandi".
Insomma aggiunge il premier "senza questa manovra ci sarebbero state discontinuita' nella capacita' dello stato di fare fronte ai propri impegni, di restare in un quadro di stabilita' monetaria e di onorare i contratti".
"La nostra operazione di politica economica non e' di stabilizzazione del ciclo, non e' una manovra congiunturale, non e' un'operazione ordinaria di politica economica", dice il premier Mario Monti in conferenza stampa a Palazzo Chigi, in risposta a chi gli fa notare le stime al ribasso di Confindustria sulla crescita nel 2012. "E quindi- aggiunge- a mio giudizio, ed e' lo spirito con il quale ho guidato coi i miei colleghi la preparazione di questa manovra, il contro-fattuale, quello che sarebbe successo senza la manovra, non e' quello che succedera' meno un 'x' per cento che dovrebbe essere l'impatto recessivo. Il controfattuale sarebbe stato molto brutto", conclude.
Fonte Agenzia Dire
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