TUSCIA, ACQUA E ARSENICO, ISDE: ''subito acqua dearsenificata a donne in gravidanza, bambini, malati, industrie alimentari''. Ultime notizie Viterbo - L’Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors fo r the Environment), nel ribadire l’assoluta urgenza di fornire acqua dearsenificata o con il minor quantitativo di arsenico, e mai al di sopra dei dieci microgrammi/litro, alle donne in gravidanza, ai bambini, ai malati, alle industrie alimentarie e a tutti i cittadini, rende noto di aver chiesto ufficialmente notizie relative agli atti e agli interventi disposti dalla Presidente della Regione Lazio con il documento DPR Lazio N.T0258 del 29/07/2011 e riguardanti la presenza di arsenico nelle acque destinate a consumo umano.
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Comunicato stampa a cura dell’ Associazione italiana medici per l'ambiente -Isde (International Society of Doctors fo r the Environment) di Viterbo
Viterbo, primo dicembre 2011
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Di seguito il testo della lettera e in allegato anche il testo del succitato DPR Lazio.
Alla Presidente della Regione Lazio
al Presidente della Provincia di Viterbo
all’Assessore alla Sanità della Regione Lazio
All’Assessore all’ambiente della Regione Lazio,
all’Assessore all’ambiente della Provincia di Viterbo
ai Sindaci dei Comuni della Provincia di Viterbo
al Direttore generale della Asl di Viterbo
al Direttore sanitario della Asl di Viterbo
al Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene e sanità pubblica della Asl di Viterbo
al Garante del Servizio idrico integrato della Regione Lazio
all’Arpa Lazio - sezione di Viterbo
alla Talete spa
ai Responsabili dell’Ato 1 – Lazio
e per opportuna conoscenza
al Prefetto di Viterbo
al Presidente dell’Ordine dei medici-chirurghi ed odontoiatri di Viterbo
al Responsabile dell’Ufficio scolastico della Provincia di Viterbo
Oggetto : richiesta d’informazioni relative agli atti e agli interventi prescritti dal Decreto del Presidente della Regione Lazio N. T0258 del 29/07/2011, in merito alla presenza di arsenico nelle acque destinate a consumo umano.
Egregi signori,
il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0258 del 29/07/2011 in merito alla presenza di arsenico, sostanza tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano ha prescritto quanto segue.
“ 2. che i sindaci, l’azienda unità sanitaria locale, l’autorità d’ambito ed il gestore, ciascuno per quanto di competenza, devono provvedere affinché i consumatori interessati siano debitamente informati relativamente alle elevate concentrazioni del suddetto elemento nell’acqua erogata, qualsiasi sia l’utilizzo, compreso quello per la produzione, preparazione o trattamento degli alimenti, e consigliati sugli eventuali provvedimenti e sui comportamenti da adottare anche nei riguardi di gruppi specifici di popolazione per i quali potrebbe sussistere un rischio particolare anche in merito all’uso razionale di eventuali prodotti integratori. Dovranno inoltre informare circa le modalità per ridurre i rischi legati all’acqua potabile per la quale è stata concessa la deroga. La suddetta informazione dovrà essere ancora più dettagliata per la popolazione dei comuni nel cui territorio viene distribuita acqua con due o più valori di parametro in deroga;
3. che l’acqua distribuita non deve essere utilizzata per il consumo potabile dei neonati e dei bambini fino all’età di 3 anni;
4. che deve essere predisposto un opuscolo informativo da distribuire nelle scuole e presso i servizi materno-infantili; deve essere informata la popolazione, in via precauzionale, che l’acqua da bere in distribuzione, non deve essere somministrata ai neonati e ai bambini fino all’età di 3 anni;
5. che e' rimessa alle Aziende Sanitarie Locali la verifica che le industrie alimentari, nel territorio interessato dal provvedimento di deroga, attuino i necessari provvedimenti, anche nell’ambito del piano di autocontrollo, affinché l’acqua introdotta come componente nei prodotti finali non presenti concentrazioni dei parametri in deroga superiori ai limiti stabiliti dal Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31.
6. che dovrà essere data informazione a questa Regione delle iniziative adottate;
7. che i gestori delle captazioni oggetto delle deroghe informano la Regione Lazio, entro e non oltre il 31 luglio di ogni anno circa le iniziative adottate ( ivi comprendendo informazioni circa l’approvvigionamento idrico per i neonati ed i bambini al di sotto dei tre anni) con un’opportuna relazione che comprenda anche informazioni sui progressi realizzati nelle misure correttive, i dati del monitoraggio dei parametri oggetto di
deroga, i volumi di acqua forniti in bottiglie o in contenitori ed un programma di quanto è previsto per il completamento dei lavori. La relazione dovrà contenere anche la documentazione relativa alle modalità adottate per informare e consigliare la popolazione;”
L’Associazione italiana medici per l’ambiente di Viterbo nel giudicare gravissima la mancata prescrizione, nel succitato D.P.R. regionale di fornire, come raccomandato anche dalla Commissione europea, acqua con contenuto di arsenico massimo di 10 microgrammi litro alle donne in gravidanza (l’arsenico attraversa la barriera emato-placentare ed emato-cerebrale), chiede di conoscere se, e con quali modalità, è stato adempiuto quanto decretato e indicato nei punti 2,3,4, 5,6 e 7 di questo documento e in particolare chiede copia delle relazioni oggetto dei punti n. 6 e n. 7 sempre di questo stesso documento.
In attesa di un cortese ed urgente riscontro, si inviano distinti saluti,
dottoressa Antonella Litta
referente per Viterbo dell’Associazione italiana medici per l'ambiente -
Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)
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