VITERBO, E' SEMPRE EMERGENZA SANITA': la grave crisi dei Presidi sanitari viterbesi abbandonata nel dimenticatoio. Ultime notizie Viterbo - Le scriventi Organizzazioni Sindacali intendono nuovamente focalizzare la grave crisi che stanno attraversando i Presidi sanitari di Viterbo e Provincia, dal momento che in questi ultimi giorni si ha la sensazione che tutta la delicata questione sia stata collocata nel dimenticatoio e ben lontano dalla luce dei riflettori.Senza prendere in nessuna considerazione lo sblocco di sole otto sostituzioni per “gestazione”, sul piano della carenza assistenziale nelle degenze ospedaliere, soprattutto a Belcolle, nulla è cambiato, dal momento che permane una vistosa carenza di “risorse umane” che pesa sugli operatori sanitari, chiamati all’effettuazione di turni gravosi e stressanti, lavoro straordinario non retribuito, negazione di ferie e riposo settimanale, naturalmente con grave pregiudizio alla funzionalità dei Servizi e alla cura dei malati.Lo “stato di agitazione” proclamato dai Sindacati, le migliaia di firme sottoscritte dai cittadini, le assemblee di protesta degli operatori, il summit in Prefettura e l’incontro con il Comitato di Rappresentanza della Conferenza Locale per la Sanità, ad oggi hanno generato semplicemente quasi un nulla di fatto, se pensiamo alla imminente scadenza dei contratti di decine di infermieri, che si vanno ad aggiungere a tanti altri non più rinnovati, con il conseguente abbattimento di tante ore destinate all’assistenza dei malati, continua a crescere vertiginosamente la “mobilità passiva” fuori Provincia e fuori Regione, il tutto in un quadro che raffigura eccessive difficoltà per gli utenti che, invece, avrebbero tutto il diritto di ricevere prestazioni e assistenza senza sottoporsi ad estenuanti e costosi trasferte.Alla grande irresponsabilità dimostrata dalla Regione sul diritto alla salute della popolazione, non và sottaciuta la sterile azione dei Vertici della AUSL che, oltre a vedersi respinte le richieste di nuove assunzioni, si è trincerata in se stessa, ritenendo di non aprire nessun tavolo di confronto con le Associazioni e con i Sindacati di Categoria, ingessando, di fatto, una pianificazione delle risorse disponibili che, al contrario, avrebbe convenuto una più equa ed efficace distribuzione di Personale, con la valutazione di settori e servizi dismessi o sotto utilizzati, soprattutto in quei Presidi dove la mannaia della Regione si è abbattuta con più forza.Chissà quanti operatori, quante ore di lavoro straordinario e quanti turni di pronta disponibilità si potevano recuperare per rispondere al meglio alle restrizioni imposte dal “piano di rientro” targato Polverini che, inesorabilmente, sta collassando la Sanità viterbese in favore di quella romana.Pertanto, le scriventi OO.SS., alla luce del permanere di una emergenza sanitaria che fa capo a certe responsabilità politiche e dirigenziali, intende perseguire tutte le azioni tese alla rimozione delle prevaricazioni, delle omissioni e delle tante iniquità che stanno portando al cedimento la Sanità viterbese.
LE SEGRETERIE PROVINCIALI DI
FIALS, FSI, CONFAEL