Silvio Berlusconi si arrende e conferma dimissioni: Angelino Alfano suo successore, ultime notizie Roma - Chi succedera' a Silvio Berlusconi come candidato premier del centrodestra? "Saranno le consultazioni tra il milione e duecentomila iscritti al Pdl a stabilirlo ma io penso che in pole position ci sia Angelino Alfano e che questo comporterà un ricambio generazionale in tutta la politica. Io farò quello che il partito mi chiederà di fare nell'interesse del paese".
Silvio Berlusconi apre la strada al suo delfino, il giorno dopo aver promesso al presidente della Repubblica le dimissioni dopo l'approvazione della Legge di Stabilità. Ma è ancora al suo posto, il premier, ed è un fiume in piena, che comincia a parlare in radio e continua in tv: "Appena sarà approvata la legge di stabilità mi dimetterò. E' un gesto di responsabilità - dice- nei confronti del Paese per evitare che la diserzione di pochi irresponsabili possa danneggiare l'Italia in un momento di crisi mondiale".
L'Italia deve "dare un segnale forte, dobbiamo far vedere che facciamo sul serio", osserva Silvio Berlusconi. Credo che non ci sarà bisogno della fiducia sulla legge di stabilità". "Ho anticipato la mia disponibilità a dare le dimissioni dopo l'approvazione. Credo che basterà un appello alle opposizioni perché consentano il varo urgente di queste misure", aggiunge il premier.
Il voto unica alternativa - "Non c'è alternativa alla maggioranza attuale ed è assolutamente impensabile che in una democrazia vadano al governo le forze che hanno perso le elezioni". "Dopo la fase delle consultazioni sono sicuro, anche se rientra tra le responsabilità del capo dello stato, che non si andrà alla formazione di nessun altro governo diverso dal nostro e si andrà alle urne", aggiunge Berlusconi. I rapporti tra Pdl e Lega sono "eccellenti". "La Lega sa che non ha migliore alleato di noi", aggiunge.
Il mercato di voti - In Parlamento c'è stato un "vergognoso mercato" di voti che l'opposizione "ha presentato con la solita ipocrisia" visto che "chi tradisce il centrodestra viene considerato un benemerito" mentre questo non accade quando qualche parlamentare passa dal centrosinistra nell'altro schieramento. "Stiamo assistendo al ritorno del peggio della vecchia politica", aggiunge il presidente del consiglio.
"Io sono ottimista per natura: speravo che al dunque il senso di responsabilità e di lealtà verso gli elettori sarebbero prevalsi. Invece dopo Fini, altri sette deputati hanno fatto la stessa cosa, tradendo il mandato e, quel che è peggio, tradendo l'Italia". Il premier Silvio Berlusconi a Mattino Cinque rivela tutta la sua amarezza. Berlusconi non ritiene di dover fare autocritica. "Assolutamente no - dice - dovrebbe farla invece chi ha tradito il mandato elettorale. Ma non lo faranno perchè non hanno l'onestà intellettuale necessaria. Ma gli elettori non lo dimenticheranno mai".
Opposizione divisa - "L'opposizione mi ha chiesto per mesi di fare un passo indietro" ma "divisa com'è, succube degli estremisti e dei sindacati di sinistra, non si è mai dichiarata pronta a votare il programma di riforme liberali che l'Europa ci chiede". "Noi invece - aggiunge Berlusconi - abbiamo intenzione di farle, le riforme, e solo il nostro governo e la nostra coalizione possono prendere quei provvedimenti. Io - conclude Berlusconi - vado avanti fino all'approvazione di queste riforme perché più di ogni altra cosa amo questo paese e sento il dovere di assolvere il mandato che mi è stato dato da milioni di italiani e che finora, per la contrarietà degli alleati, non siamo stati in grado di attuare".
L'Italia non farà la fine della Grecia - "Siamo la terza economia europea, e la ricchezza delle famiglie è un multiplo del debito pubblico. Siamo il secondo paese più solido d'Europa - aggiunge il premier che tuttavia sottolinea come "abbiamo un debito pubblico elevato e una crescita modesta del pil che per puo' ripartire con i necessari interventi".
Fonte: Agenzia Dire
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