VITERBO, GIORNO DELL’UNITA’ NAZIONALE E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE: messaggio del Presidente della Repubblica, Giorno Napolitano. Ultime notizie Viterbo - Stamani alle ore 10 ha avuto inizio la solenne cerimonia del Giorno dell’Unita’ Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, presso il Monumento dei Caduti in Piazza del Sacrario.
Hanno preso parte all’evento, oltre alle Autorità militari e civili, una folta rappresentanza di alunni della scuola primaria De Amicis del capoluogo che, con la loro presenza, hanno sostenuto e colorato l’intero schieramento.
La cerimonia, svoltasi in un clima di sentita partecipazione pubblica, ha saputo comunicare quei valori di coesione e di unità nazionale, racchiusi sia nel messaggio del Presidente della Repubblica, Giorno Napolitano, la cui lettura è stata affidata al Generale Enzo Stefanini, Comandante del Presidio Militare e dell’Aves di Viterbo, che nel discorso tenuto dal Prefetto Scolamiero, integralmente riportati di seguito:
MESSAGGIO del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
"Nella giornata del 4 novembre ricordiamo la vittoria nel primo conflitto mondiale e, con essa, l'Unità d'Italia e le sue Forze Armate. Questa mattina, prima sul sacello del Milite Ignoto e poi a Bari, nel Sacrario dei Caduti d'Oltremare, renderò l'omaggio del paese e mio personale a tutti coloro che hanno perso la vita per la libertà e la prosperità della nostra Patria.
Nell'anno in cui ricorre il 150° dell'Unità Nazionale, pur pienamente ed orgogliosamente consapevoli di quanto l'Italia ha saputo fare a partire da quel remoto e glorioso 1861, credo sia nostro dovere guardare al futuro, non limitarsi alla celebrazione del passato.
Mentre il nostro paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensità, durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla II guerra mondiale, gli scenari internazionali si caricano di vecchie e nuove tensioni. Cresce l'instabilità ed emergono minacce trasversali, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso nonché di più generali fenomeni di intolleranza e di chiusura. E' in atto una profonda e generale trasformazione dell'ordine internazionale, che mette in discussione le fondamenta del sistema di governance e dei modelli di sviluppo dominanti nell'ultimo sessantennio. Le stesse Istituzioni internazionali, preposte alla gestione delle emergenze, stentano ad intervenire con prontezza ed efficacia, frenate dalla insufficiente unitarietà di intenti dei paesi membri.
In questo quadro così complesso ed incerto le Forze Armate italiane costituiscono un'istituzione di riferimento per il paese e per la comunità internazionale e, con la loro opera, contribuiscono a costruire, insieme agli strumenti militari di stati amici ed alleati, la sicurezza e la stabilità nelle aree più critiche del mondo e lungo le grandi vie di comunicazione, vitali per la libertà dei traffici commerciali. Le superiori finalità di questo compito richiedono che le Forze Armate, malgrado le ridotte risorse finanziarie disponibili, siano poste in condizione di affrontare con crescente efficacia le nuove sfide e le minacce emergenti. Sono necessarie inventiva, appassionata dedizione e la consapevolezza che nessuna soluzione che prescinda da una progressiva ma decisa integrazione interforze e multinazionale può realisticamente risultare vincente.
E' a questa fondamentale esigenza di trasformazione innovativa che le Istituzioni e le stesse Forze Armate sono oggi chiamate a rispondere in tempi brevi, con il sostegno dei cittadini. Con questi sentimenti, rivolgo il mio augurio ed un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri e i finanzieri che, con il loro impegno e la loro professionalità, operano in Italia e nelle missioni internazionali, a presidio della sicurezza del nostro paese e per la stabilità e la legalità della comunità internazionale. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l'Italia!".
DISCORSO del Prefetto Antonella Scolamiero:
“Rivolgo il mio saluto alle Autorità Civili, ai Comandanti dei reparti qui schierati, ai gonfaloni del Comune e della Provincia di Viterbo, alle rappresentanze delle associazioni combattentistiche, d’arma e patriottiche ed a tutti i cittadini presenti.
Un ringraziamento sincero alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito, alla Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare ed al Comando Provinciale dei Carabinieri per aver aderito con entusiasmo, ancora una volta, all’iniziativa “Caserme Aperte”, accogliendo oggi nelle proprie strutture la cittadinanza, soprattutto quella più giovane, perché diventi sempre più stretto e profondo il legame con le Istituzioni, rappresentate, in questo territorio, da prestigiose istituzioni militari.
Desidero, in particolare, ringraziare il Generale di Corpo d’Armata, Enzo Stefanini, per l’alta direzione del Presidio militare dell'Esercito di Viterbo e, nello specifico, dell'Aviazione, che con tutti i suoi uomini e mezzi all'avanguardia, rappresenta, anche a livello internazionale, uno dei settori di punta delle Forze armate italiane.
Oggi, 4 novembre, celebriamo la giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale.
La ricorrenza odierna, in ricordo dei 93 anni dalla vittoria italiana nella Prima Guerra mondiale, costituisce anche la conclusione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’ Italia.
Non poteva esserci ricorrenza più adeguata a sancire la chiusura dell’evento che, a mio giudizio, ha conferito straordinario rilievo istituzionale a tutte le iniziative che sono state realizzate sia a livello nazionale che nell’ambito territoriale di questa Provincia.
Portavoce di valori fondamentali quali il senso dello Stato, l'orgoglio dell'identità nazionale, l'amor di Patria, le Forze Armate sono l'espressione migliore dell'unità nazionale sia quando contribuiscono alla nostra sicurezza, anche attraverso il loro impegno in caso di calamità o di eventi di diversa natura come pure quando, sono impegnate all'estero a contrastare il terrorismo o a costruire un futuro di convivenza e di pace.
Questa giornata mi offre una preziosa occasione per esprimere, in rappresentanza di tutta la cittadinanza, sentimenti di riconoscenza ed ammirazione nei confronti di tutte le Forze Armate.
Quest’anno la storia del nostro Paese è stata ripercorsa dettagliatamente in tutti i suoi passaggi più significativi, rafforzando quel sentimento patriottico e di appartenenza così preziosi per dare vita ad un nuovo, grande impegno collettivo, di cui si sente fortemente il bisogno.
In questa circostanza, il nostro pensiero, la piena solidarietà e la massima stima va, quindi e innanzitutto, ai nostri ragazzi con la divisa, il cui impegno sia sul territorio italiano quanto nelle missioni internazionali è di fondamentale importanza per il futuro del Paese e della stessa comunità internazionale.
Purtroppo anche nel corso di quest’anno, come Nazione abbiamo dovuto registrare altre vittime tra i militari impegnati all’estero e, ancora una volta, tra di esse, un nostro Comune, quello di Caprarola, è stato direttamente coinvolto dal lutto.
Non posso non ricordare, con commozione, la dignità, la compostezza ma anche il profondo dolore dei familiari di Roberto Marchini, il caporal maggiore della Folgore caduto in Afghanistan in seguito all’esplosione di un ordigno che stava tentando di disinnescare.
Vorrei ribadire, nel personale abbraccio che rivolgo alla famiglia Marchini ed a tutti i familiari dei soldati deceduti in tutti gli attentati subiti nelle missioni di pace all’estero, l’orgoglio, il profondo ed autentico affetto che tutta l’Italia nutre per tutti quelli che come loro svolgono questo ruolo, animati da una straordinaria professionalità e da un altissimo senso del dovere.
Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!”