La Grecia va avanti sul referendum riguardante il piano di salvataggio, ultime notizie Atene - Haris Kastanadis, ministro dell'Interno della Grecia, rende noto che il referendum si farà probabilmente a dicembre 2011, un mese in anticipo rispetto a quanto pianificato. Il referendum in questione ha scatenato una vera e propria bufera sui mercati finanziari, ha fatto crollare le borse e reso fragile il mandato del premier greco George Papandreou.
Il ricorso alla consultazione popolare è stato approvato dal governo greco all'unanimità, al termine di una riunione straordinaria, tenutasi la nostte scorsa e durata oltre sette ore. Alcuni deputati socialisti si sono detti contrari dalla decisione di Papandreou di indire il referendum, arrivando addirittura ad abbandonare la maggioranza, riducendo i seggi a 152 du 300. Il premier greco Papandreou, dal canto suo, ha sottolineato che "il referendum dara' un mandato chiaro, ma anche un messaggio chiaro dentro e fuori dalla Grecia sul nostro percorso europeo e sulla nostra appartenenza all'euro".
George Papandreou ha voluto fortemente coinvolgere l'opinione del popolo greco sul pacchetto di aiuti deciso il 26 ottobre scorso a Bruxelles, con il rischio di creare un effetto bomba nell'intera area dell'Euro. Perché, nel caso in cui i greci decidessero per il no agli aiuti, l'intero pacchetto dovrebbe essere ridiscusso e, se non si dovesse arrivare a un accordo, la Grecia potrebbe uscire dall'Euro e rompre l'equilibrio dell'intera comunità europea. Enorme la sorpresa di Francia e Germania, che hanno invocato una riunione con il premier greco, le isituzioni europee e l’Fmi., prima del G20. Nicolas Sarkozy ha sottolineato che ''La Francia ricorda che il piano adottato all’unanimità giovedì scorso dai 17 stati membri della zona euro è la sola via possibile per risolvere il problema del debito greco. Dare la parola al popolo è sempre legittimo ma la solidarietà di tutti i paesi della zona euro non può avere luogo se ciascuno non accetta i sacrifici necessari".