L'omicidio di Melania Rea porta con sè un'eredità molto pesante da gestire. Quale futuro per la figlia di Melania Rea? Che ruolo avrà il principale imputato, il marito, il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, ad oggi accusato dell'assassinio di Melania Rea?
Risponde la professoressa Anna Oliverio Ferraris, ordinario di Psicologia dell'età evolutiva, presso l'università La Sapienza di Roma: "La piccola ora è protetta dalla sua età e dall'affetto dei
familiari. Ma quando avrà 4 o 5 anni comincerà a fare delle domande a
cui bisognerà dare risposte in modo adeguato". Bisognerà evitare le ferite, spiegare cosa è successo con le parole adeguate, evitando che nella mente della bambina nascano dubbi e fantasmi.
"Oggi la bimba è in qualche modo protetta dalla sua età: ha poco meno di due anni, è troppo piccola, la ferita della perdita puo' facilmente rimarginarsi. Soprattutto grazie alle persone che l'accudiscono". In questa fase, infatti, "per evitare il trauma è necessaria almeno una figura femminile di riferimento fissa", precisa la psicologa. La piccola avrà sicuramente percepito l'enorme cambiamento. Ma i bambini "hanno risorse incredibili. Esprimono il loro disagio psicologico attraverso il fisico. Se quindi la bimba è serena, gioca, mangia, vuol dire che le persone che le sono intorno sono riuscite a farle evitare il trauma".
Per capire la tragedia che l'ha colpita ci vorranno degli anni. Intorno ai 4 - 5 anni, potranno essere utili anche le fiabe e i cartoni che aiutano a capire concettualmente, quello che è accaduto. Ad oggi la bambina di Melania Rea non ha un problema di tipo cognitivo, quindi non ha bisogno di spiegazioni. Quello che le serve è il contatto fisico con le persone, perchè riesce a tranquillizzarla.
Certo è necessario - per i nonni, gli zii e il padre stesso - prepararsi in tempo a rispondere alle domande che inevitabilmente arriveranno. "Il problema che si porrà allora, però - conclude Oliverio Ferraris - sarà più di ordine cognitivo che non emotivo. Potrà forse identificare, nel caso se ne dimostrasse la colpevolezza, il padre con l'orco cattivo. Ma a quel tempo le sue figure di riferimento saranno saldamente i nonni o chi l'ha cresciuta".
Commenti |
|
|
Complesso per la figlia è troppo tardi per pensarci, spero che l´affido ai nonni materni rimanga per sempre, Salvatore Parolisi continua a dire che dimostrerà la sua innocenza - se fosse estraneo al fatto, se fosse veramente innocente - perchè non lo ha dimostrato subito- perchè non ha fatto chiarezza su tutti i punti quando è stato interrogato - sapete perchè non lo ha fatto - c´è dentro fino al collo e con lui anche l´amante - Ludovica sa tutto, sicuramente non c´entra nell´omicidio ma il suo zampino dopo c´è stato - la complicità su un delitto non si chiede ad un conoscente, ad un amico, ma ad un familiare oppure all´amante. |
commento inviato il 10/09/2011 alle 9:55 da rosi |
|
Non per essere impietosi, ma non è che questo padre sia una grande figura di uomoSe si ascoltano le intercettazioni di lui con l´amante o si leggono i messaggi di chat viene francamente la nausea: un personaggio falso con tutti, familiari e amante, gretto, meschino,completamente insensibile alla disgrazia della moglie, preoccupato solo di coprire gli affaracci suoi... Si tratta di valutare (e spero che vengano attivati degli psichiatri infantili per questo...) per la povera Vittoria se sia meno traumatico vedere o non vedereun padre simile... |
commento inviato il 15/09/2011 alle 0:05 da sara |
|