Montino: "Il male italiano non si chiama piccoli comuni e provincie".
"La Presidente della Regione deve impugnare il decreto che prevede la cancellazione della provincia di Rieti davanti alla Corte costituzionale. Ritengo sia un atto dovuto. La Sabina, il Cicolano e tutto il territorio reatino sono parte integrante del LazIo, parte essenziale della sua identità. A dirlo è la storia, a dirlo è il presente e dunque stupisce non poco il silenzio dell'esecutivo regionale su quanto sta accadendo.
La questione Rieti non è questione locale: investe il futuro e la stessa esistenza di questa regione perchè se si sopprime la Provincia di Rieti si destruttura il Lazio. Una riforma del sistema delle autonomie è necessaria, ma non si può fare sull'orlo di una crisi epocale e per di più maldestramente come sta facendo questo Governo. Si taglino intanto le province di nuova costituzione che sono proliferate negli ultimi decenni e non si tocchino quelle storiche. Si taglino i tantissimi enti di secondo livello, le Comunita montane, i Consorzi di bonifica. Sacrificare la Provincia di Rieti, la terra del Peschiera, la terra del Terminillo "montagna dei romani", e 37 comuni sull'altare degli equilibri della maggioranza nazionale non è accettabile".
"La Regione ha il dovere di agire coinvolgendo in questa battaglia tutto il Consiglio regionale ma non solo. Credo che vada chiesto a senatori e deputati eletti nel Lazio di tutti i partiti di non votare la manovra almeno per la parte che cancella comuni e provincia. La Provincia di Rieti e tutti gli 86 comuni del Lazio destinati a scomparire non sono il "male italiano" ma parte integrante dell'identità di questa Regone e dei suoi cittadini. Il Gruppo Pd della regione Lazio è pronto a fare la sua parte per sostenere la battaglia dei sindaci dei piccoli comuni di tutto il Lazio e dei cittadini della Provincia di Rieti contro quello che ritiene un atto scellerato: sbagliato nella forma, nei tempi, nei contenuti".
Esterino Montino, Capogruppo del Pd alla regione Lazio