LA TRADIZIONE SARDA NELLA TERRA DEI FARNESI. Sagra della Pastorizia di Farnese: gastronomia, musica, folclore, dibattiti. Ultime notizie Tuscia - Aprirà i battenti
giovedì 25 agosto la grande kermesse che per quattro giorni (fino a
domenica 28) richiamerà a Farnese, caratteristico centro dell'Alta
Tuscia, migliaia di visitatori, Sull'onda del grande successo delle
precedenti edizioni, infatti, la Sagra della Pastorizia,
giunta quest'anno alla sua 4^ edizione, si è già imposta
all'attenzione degli amanti di queste manifestazioni che per l'intero
mese di agosto sono state organizzate sulle piazze di migliaia di
centri sparsi per l'intero territorio nazionale che hanno così
potuto mettere in mostra ed esibire i prodotti e i piatti della
tradizione locale. Ma questa di Farnese non vuole essere soltanto un
appuntamento con la gastronomia che pure rappresenta un richiamo
assolutamente da non perdere. In programma, infatti, ci sono
spettacoli folcloristici, come l'esibizione equestre di sabato
pomeriggio, incontri e dibattiti, come i due convegni in programma
rispettivamente venerdì e sabato. Il primo sulle “Esche
avvelenate” e il secondo sulle “Difficoltà della
produzione ovina”.
Sarà soprattutto quest'ultimo a catalizzare
l'attenzione dei numerosi partecipanti, non solo per l'attualità del
tema che vede attualmente coinvolti centinaia di allevatori della
Tuscia e dell'intera Regione, quanto per la presenza degli illustri
relatori. Hanno infatti assicurato la loro presenza, per il mondo
politico, l'On. Angela Birindelli, Assessore alle Politiche
Agricole della Regione Lazio e Francesco Battistoni,
Presidente della Commissione Agricoltura della stessa Regione, per il
mondo delle imprese i rappresentanti delle maggiori associazioni di
categoria (CIA, Coldiretti e Confagricoltura) e, per il mondo
scientifico, il Prof. Bruno Ronchi, Preside della Facoltà di
Agraria dell'Università della Tuscia, che terrà la relazione
introduttiva. Significativo sarà anche il programma degli
intrattenimenti musicali. L'apertura
(giovedì sera) spetterà agli Stornellatori
Romani,
un gruppo nato con l’intento di promuovere la cultura
e le tradizioni di Roma attraverso le sue canzoni dedicando
particolare attenzione a tutte quelle melodie, davvero numerose, che
creano l’atmosfera di allegria e di spensieratezza che
caratterizzano le feste popolari romane.
Le voci sono quelle di Ezio
Baiocco e di Antonella, attori teatrali e cantanti, che hanno vinto
il Festival della Nuova Canzone Romana rispettivamente nelle edizioni
2005 e 2003. Le musiche sono curate ed eseguite da Fabrizio Masci
che da diversi anni si occupa di questo tipo di repertorio. Venerdì
26 sarà la volta di Matteo Geri e la sua band, il quale,
attraverso una piccola presentazione proiettata, ripercorrerà Live
le musiche e le canzoni, alternate alle colonne sonore di film
famosi, dei vari decenni che si sono susseguiti dal 1970 al 2000.
Verranno proiettati le immagini di film come: Rocky, Grease, Pretty
Woman, Dirty Dancing, Top Gun, Armageddon…e molti altri. Uno
spettacolo strepitoso ed innovativo che non mancherà di stupire la
piazza! Sabato 27 toccherà al Gruppo Folk Uliana, l’ultimo
nato (2005) nella grande casa delle tradizioni popolari di Oliena.
Attualmente il gruppo conta più di trenta persone iscritte. La
presenza sarda qui a Farnese non fa neppure più notizia, tanto che
la manifestazione viene organizzata dalla locale Associazione
Culturale Agropastorizia Farnese-Sarda. A chiudere i battenti,
toccherà, sabato 28, al Gruppo La Tresca nato
nel 2000
dall’idea di alcuni amici che avevano
pensato di formare un gruppo di musica folk e musica irlandese. Oggi
il gruppo interpreta esclusivamente brani scritte di proprio pugno,
mettendo in evidenza la forte presenza di suoni e storie della
propria terra: quella degli Etruschi, tra Orvieto, la Tuscia e il
lago di Bolsena; in pratica un triangolo geografico che racchiude le
radici dei protagonisti.