Omicidio Yara Gambirasio, ultime notizie agosto, Bergamo, caso Yara Gambirasio - L'ultima lettera recapitata all'Eco di Bergamo sulla vicenda di Yara Gambirasio, altro non è che l'opera di un mitomane, che già in passato si era palesato agli inquirenti delle varie indagini. La descrizione dell'omicidio di Yara Gambirasio, fatta da un trentenne disoccupato residente in provincia di Alessandria. Ora per lui è scattata l'accusa di autocalunnia.
Omicidio Yara Gambirasio, ultime notizie Bergamo - Di tempo ne è passato, ma ancora Yara Gambirasio e la sua assurda morte non smettono di destare clamore. Ed ecco che spunta l'ennesima lettera anonima di un presunto killer che si addossa la responsabilità dell'omicidio di Yara Gambirasio. La lettera è stata recapitata al quotidiano Eco di Bergamo, proveniente dal centro meccanografico di Genova. Si tratta di un foglio A3 scritte con un normografo in un italiano pessimo ma dal contenuto agghiacciante e ritenuto attendibile, probabilmente da un pedofilo. Il maniaco avrebbe scritto che si recava nei pressi della palestra frequentata da Yara "per conoscere qualche ragazzina, perché le donne non me vogliono, mi imbarazzo con adulti".
E proprio lì avrebbe avvicinato Yara, da un paio di mesi prima dell'assassinio: "Verso fine settembre passavo vicino a palestra con la mia macchina e con delle scuse avevo conosciuto una con quel nome. Finimmo con il simpatizzare eppure mi sembrava di piacere a lei perché me sorrideva quando le chiedevo se aveva il ragazzo fisso".
Ma i particolari più raccapriccianti arrivano dopo, quando il presunto omicida nella lettera ricorda i momenti dell'aggressione alla tredicenne: "Gli offrivo un passaggio a casa verso le 18,50. Con una scusa le dissi che dovevo passare un attimo al posto di lavoro a Mapello. Verso le 19 arrivammo a Mapello, in macchina le squillò il cell. La convinsi a spegnerlo, lei aveva già capito le mie intenzioni. Una volta fermata la macchina si spaventò e tentò di scappare, prima mi colpì ai testicoli e il suo cell. mi cadde addosso. Lo presi e lo disattivai. Lei intanto era appena scappata fuori de macchina. Avevo perso la testa per il fatto che poteva rovinare il mio corpo. La insegui nel campo dietro cantiere avevo un coltello poi presi una pietra e senza rendermi conto la colpii alla testa. Pensavo che era meglio chiamare il 118 e poi scappare ma preso dal panico la caricai in macchina e (..) portai il corpo in un campo più sicuro di Mapello".
Ora il materiale pervenuto alla redazione dell'Eco di Bergamo è allo studio del Ris di Parma. E gli inquirenti rimangono in attesa di conoscere le cause della morte di Yara, dai risultati delle analisi che dovrebbero essere resi noti nei prossimi giorni. Ricordiamo che l'ipotesi più accreditata è che la ragazzina di Brembate sia morta di freddo e non per le ferite subite.
Commenti |
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Allora se la lettera è quella che, a pezzi, è stata pubblicata su diversi giornali, non è di uno che scrive male. Ci sono passaggi scritti in modo corretto, ma anche storpiature come l´uso di me al posto di mi, secondo me voluto.
Poi, chi scrive non può essere uno straniero e non scriverebbero mai così, soprattutto perchè , mi pare ci siano tutte le doppie e c´è l´uso del passato remoto poco usato dagli stranieri a meno che non abbiano frequentato tutte le scuole in Italia
Altra caratteristica: l´uso del passato remoto: non si usa al Nord. Si preferisce il passato prossimo. Il passato remoto si usa in certe zone del sud. Mentre il modo di esprimere i fatti, il proprio sentire è di un immatuto. Non c´è partecipazione come se raccontasse qualcosa che riguarda un altro che forse lui conosce Per come tratta l´argomento non è sicuramente uno molto giovane.potrebbe essere una donna..frase import. : la paura che Yara mordendolo nelle parti intime |
commento inviato il 14/08/2011 alle 6:46 da fiorenza marani |
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leggendo l´articolo coi stralci della lettera anonima e infine il commento di fiorenza, non posso che confermare la mia primissima impressione nel leggere Finimmo con il simpatizzare... ammesso e non concesso che la frase sia riportata tale e quale, ma quale straniero userebbe il passato remoto A mio avviso vi sono artefatti facilmente individuabili per poter scartare la pista dello straniero oppure per individuare, una volta di più, un mitomane. |
commento inviato il 17/08/2011 alle 0:41 da Stefano |
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Sono cmq del parere che si tratti dell´assassino. I pedofili, schiavi del loro vizio e incurabili, lanciano sovente questi appelli alle Forze dell´Ordine perché la loro è una ´coazione a ripetere´, li può fermare solo il carcere (a vita). Occorre dnq sbrigarsi poiché costui, che non penso sia alla sua prima esperienza, potrebbe uccidere ancora. E presto. Se la sua intenzione fosse diversa non avrebbe nemmeno scritto. |
commento inviato il 17/08/2011 alle 1:57 da Daniela B. |
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