GIORGIO PANARIELLO A VITERBO. un primo agosto da non perdere al teatro di Ferento. Ultime notizie Tuscia - Straordinario appuntamento questa sera (ore 21,15) al teatro antico di Ferento dove, per la stagione promossa dalla Provincia di Viterbo e organizzata da Consorzio Teatro Tuscia, presieduto da Patrizia Natale, e Unindustria Confindustria Viterbo, presieduta da Domenico Merlani, arriverà l’esplosivo spettacolo di Giorgio Panariello: un “Recital” che riassume tutta la sua produzione artistica. Versiliese di adozione, Panariello è una presenza costante nel mondo dello spettacolo italiano, con un indice di gradimento ed una riconoscibilità così alta che ne fanno uno dei maggiori beniamini del pubblico.
Grazie alla sua grandissima carica espressiva Panariello riesce a passare con grande disinvoltura attraverso tutti i mezzi di comunicazione dello spettacolo, dal teatro alla televisione, fino algrande schermo, riuscendo a manifestare in ogni contesto il suo talento a presa rapida, in virtù di quel trasformismo del quale è maestro impareggiabile.
L'esordio artistico avviene con la vittoria della seconda edizione di "Stasera mi butto", seguito dalla partecipazione - in qualità di imitatore - a numerose trasmissioni televisive.
Ma è con "Vernice fresca", al fianco di Carlo Conti, che Giorgio Panariello riesce a sfogare la sua indole di comico e caratterista di innumerevoli personaggi. Al fianco di quella televisiva, Giorgio può vantare una lunga esperienza teatrale, iniziata con "Quaderno a quadretti" nel 1992, seguita poi da "Vicini birichini" in cui già compaiono i suoi più noti personaggi.
Giorgio Panariello debutta nel 1997 al teatro Parioli di Roma con "Boati di silenzio". Lo spettacolo sbarca poi al Ciak di Milano, al Palasport di Firenze e diverse altre città d'Italia dove lo spettacolo registra sempre il tutto esaurito. Grazie allo straordinario successo di pubblico e critica Giorgio ottiene l'attenzione del cinema. Il primo film è quello di Umberto Marino, "Finalmente soli" (1997), e poi come sceneggiatore e regista del suo "Bagnomaria" (1999), scritto a sei mani con i padri della commedia brillante italiana, De Bernardi e Benvenuti.
Nel 2000 è in onda in prima serata, il sabato, su RaiUno con cinque puntate della trasmissione "Torno sabato". Grazie al successo ottenuto, la televisione lo incorona personaggio rivelazione dell'anno con due ambitissimi premi, l'Oscar Tv ed il Telegatto. In "Torno sabato" Giorgio Panariello ha messo a segno personaggi come Mario il bagnino, il bambino Simone, il pierre della discoteca Kiticaca di Orbetello tutto-marsupio-e-poco-cervello, Merigo l'ubriaco, la signora Italia, Lello Splendor e Raperino il nonno. Con questa esperienza inoltre dimostra il talento per poter "bucare" il video come monologhista: arriva a totalizzare oltre undici milioni di telespettatori.
Nel 2001 Giorgio spopola nei teatri con il nuovo spettacolo "Panariello...chi?" sempre per la regia di Giampiero Solari; in scena con lui il musicista-cantante Paolo Belli.
A settembre entra nel cuore di molti italiani con lo spettacolo televisivo itinerante "Torno sabato - la lotteria", varietà del sabato sera di Raiuno legato alla Lotteria Italia che raggiunge una media di otto milioni di telespettatori a puntata. Grazie al programma nel 2002 Giorgio Panariello si aggiudica ben tre premi Oscar Tv e il Telegatto per il Varietà dell'anno.
Seguono una serie di attività itineranti caratterizzate da un impressionante numero di "tutto esaurito". Panariello torna sui palcoscenici italiani cimentandosi nei panni di uno dei piu' classici e divertenti protagonisti del teatro comico internazionale: Monsieur Jourdain, ne "Il borghese gentiluomo" di Moliere .
Con un bagaglio infinito di personaggi e imitazioni (quella esemplare di Renato Zero - che Giorgio ama molto - per citarne una) l'instancabile Giorgio Panariello, le cui sorprese non finiscono mai, si ripropone al pubblico in un tour che sta ottenendo consensi in tutte le tappe e che questa sera propone al pubblico di Ferento. I biglietti in prevendita sono andati a ruba, Probabile il pienone.