A partire da Civitella dAgliano (22-24 luglio), per passare poi a Tarquinia (29-30, luglio e 5-7 agosto), Gradoli (29-30-31 luglio, 5-7 e 13 agosto), Montefiascone (31 luglio-15 agosto) e Castiglione in Teverina (3-7 agosto) fino a Vignanello (10-15 agosto), si susseguiranno appuntamenti che offriranno lopportunit� di trascorrere piacevolissime serate nei centri storici medievali, degustando i prodotti agroalimentari tipici accompagnati dagli eccellenti vini locali.
Tra degustazioni guidate da esperti sommelier o itinerari enogastronomici nelle cantine e nelle aziende, con convegni dedicati alle produzioni vinicole o spettacoli teatrali e musicali, cene in piazza e nelle taverne o carri allegorici, dalle esibizioni folcloristiche e losservazione delle stelle cadenti.
Le Feste del Vino dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo si confermano come unoccasione di promozione non solo degli eventi in quanto tale, ma anche del territorio nel suo insieme e soprattutto delle realt� produttive che in esso vi operano. Queste manifestazioni vanno incontro alle esigenze di escursionisti e turisti alla ricerca di sapori tipici e ambientazioni folcloristiche, alla scoperta di produttori che esaltano i loro prodotti. La promozione delle Feste del Vino non va quindi considerata come fine a se stessa, esaurendo il suo effetto via via che le diverse manifestazioni si svolgono, ma come una straordinaria opportunit� di accrescere la conoscenza e valorizzazione del territorio della Tuscia, dei suoi prodotti e delle sue tradizioni. Tanto pi� che secondo lultimo Rapporto dellOsservatorio del turismo sul vino in Italia, realizzato dal Censis, lenoturismo � in forte espansione. Sono, infatti, 4-5milioni i turisti enogastronomici alla ricerca di mete dove lenogastronomia si intreccia con larte, lambiente, lo sport e il il benessere e le terme. Inoltre tra le nuove tendenze che si vanno imponendo c� la spesa direttamente alla fonte della filiera, per acquistare e assaggiare prodotti tipici, in azienda, ma anche in botteghe artigiane e cantine. Le occasioni di turismo enogastronomico preferite risultano essere proprio: le sagre esperienziali per la presentazione di nuovi vini, per promuovere produzioni di nicchia stagionali (castagne, olio, formaggio, asparagi, ciliege); le feste-festival-fiere, ispirate alle antiche tradizioni, come la rievocazione di banchetti medievali, tradizionali. Mi preme inoltre sottolineare che questa attivit� promozionale q aggiunge Palombella � stata pensata veicolando anche altre iniziative che con essa si intersecano come il progetto per il turismo integrato Welcome in Tuscia e il Marchio collettivo Tuscia Viterbese per i prodotti tipici di qualit�. Insomma, credo che siamo ormai tutti consapevoli di avere un tesoro. Quello che stiamo cercando di fare � fare di tutto, affinch� le sue eccellenze possano risplendere per essere visibili e attrarre il maggior numero di persone.
Per il secondo anno consecutivo ha commentato lassessore allAgricoltura della Provincia di Viterbo, Francesco Maria Simeone sono ben lieto di essere qui oggi con lamico Ferindo Palombella, nella casa delle imprese della Tuscia, a presentare le Feste del Vino, che rappresentano una grande occasione per promuovere uno dei prodotti di qualit� pi� importanti del nostro territorio. Assicuro gi� per il 2012 il sostegno della Provincia alla manifestazione. Il vino del Viterbese � uneccellenza, spesso sottovalutata ma per la quale si sta comunque facendo un grande sforzo in funzione della sua valorizzazione. Il settore vitivinicolo locale � in grande crescita, nonostante la crisi generale, e io credo che il vino viterbese rappresenti anche unopportunit� per far conoscere la nostra splendida provincia al di l� degli stretti confini territoriali, contribuendo allo stesso tempo ad aiutare la ripresa dellintero comparto agricolo. Questa Amministrazione provinciale, insieme alla Camera di Commercio, � stata sin dal suo insediamento disponibile e pronta a uno sforzo comune per la difesa delle nostre tipicit�, dei prodotti di qualit� come il vino della Tuscia, promuovendole su scala nazionale e internazionale, ma anche a quel mercato romano su cui purtroppo siamo ancora troppo poco conosciuti e che invece per i nostri prodotti potrebbe essere un vero trampolino di lancio. La Tuscia � una provincia a grande vocazione agricola, che deve saper cogliere le enormi opportunit� offerte dalla diffusione della nostra produzione tipica di qualit�: sono convinto che con un lavoro congiunto tra istituzioni, enti e amministrazioni locali potremo ottenere grandi risultati in questa direzione. I numeri delle Feste del Vino degli anni scorsi, del resto, parlano da soli e ci fanno ben sperare anche per una positiva edizione 2011.
Il
neo segretario generale dellEnte camerale Francesco
Monzillo
si � soffermato, invece, sugli interventi promozionali previsti: In
occasione delle Feste del Vino la distribuzione di materiale
informativo � stata potenziata, coadiuvandosi con una un piano media
che, oltre ad utilizzare i canali informativi dagli ormai consolidati
riscontri positivi, come le affissioni in Metro o le pagine
pubblicitarie sulle testate giornalistiche prestigiose, prevede
anche la creazione di una pagina Facebook dedicata agli eventi, la
presenza di banner sul web e spot radiofonici rivolti sia al pubblico
del centro Italia, con particolare attenzione alla Capitale, sia ai
turisti presenti nella Tuscia,sia ai visitatori locali.
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