CINIPIDE, UN FUNGO IN SOCCORSO DEL CASTAGNO. la natura stimola la pigrizia della politica. Ultime notizie Tuscia, Viterbo - La buona notizia viene da Ferruccio Romano Schiavella da Segni e già si sta espandendo nel mondo dell’agricoltura sempre più scoraggiato di fronte all’avanzamento di quell’insetto chiamato “Cinipide”, il devastatore dei castagni in tutt’Italia e di quelli dei Cimini in particolare. Si tratta di un fungo chiamato Gnomo Nio Psis e si nutre delle galle del Cinipide facendole dapprima marcire per poi disseccarle. Con lo sguardo sorridente e pieno di speranze Ferruccio, assieme all’amico Angelo Bini presidente della Coop- Cast ., ci racconta: “Questa spora fungigena autoctona atrofizza un’alta percentuale di galle proprio là ove è annidato il cinipide e ne riduce la sua carica distruttiva. Naturalmente il “Torymus sinensis” è l’arma biologica più efficace ed insostituibile nella lotta contro il “Flagello Cipide” ma di sicuro la scienza non tarderà a riconoscere in questo fungo un nuovo evento. L’accertamento di questa novità è stato riscontrato in vari castagneti dislocati a Genazzano, S. Vito Romano, Roccamonfina, Segni e nella stessa Vallerano. Le formiche, il vento ed altri insetti sono gli elementi veicolanti del fungo e pertanto l’accortezza maggiore - lo ripetiamo una volta più – è che vanno assolutamente vietati i pesticidi per intuibili ragioni. Se verranno lanciate nelle varie zone prescelte dallo stesso prof. Alma dell’università di Torino le coppie di “Torymus” secondo le promesse dei vari dirigenti della politica allora si potrà avere un effetto moltiplicatore e di sicuro una parte del tempo perso si potrebbe recuperare ed i castanicoltori tornerebbero a ben sperare. Naturalmente sono state fatte adeguate osservazioni su questa “Evenienza” e non c’è mai da sbigottirsi di fronte alla “Natura” sorprendentemente attiva con miracolosi rimedi di autodifesa a fronte di infestazioni emergenti”. Non va dimenticato come Ferruccio Romano Schiavella quale rappresentante della Comunità Montana dei Monti Lepini ha sempre partecipato da protagonista nei vari convegni tenuti sui temi della “Castanicoltura ed del Cinipide” e si è sempre fatto apprezzare con i suoi interventi da persona esperta in questo settore manchevole di interventi adeguati. Anche nell’ultima manifestazione organizzata il 27/6/2011 a Roma sulla “Castanicoltura” dalla Coltivatori Diretti è salito sul palco a Piazza Santi Apostoli ed ha tenuto il suo comizio prima di essere ricevuto con l’apposita delegazione presso il ministero delle Politiche Agricole. Naturalmente non mancava l’amico prof. Angelo Bini parimenti battagliero e sempre in prima linea; entrambi stanno lottando da vari anni su tutti fronti con l’intento di spronare la sorda classe politica ad intervenire in modo definitivo e senza perdita di altro prezioso tempo. I due alfieri ambientalisti hanno saputo intrecciare legami d’amicizia proprio col cattedratico Alberto Alma considerato l’unica “garanzia certa” se non altro in ragione di quel “Centro di Riproduzione del Torymus”, unico in Italia, interno al Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali - DIVAPRA - emanazione dell’università di Torino, dallo stesso Alma egregiamente diretto. Questi ha visitato ripetute volte i castagni del circondario dei Cimini assieme ai due amici collaboratori ed avrebbe di già prescelto le zone dove lanciare le coppie del “Torimus sinensis ”. Sono località strategiche costituite da boschi cedui dove non vengono irrorate con appositi cannoncini le “miscele fai da te” contenenti i vari pesticidi. Questa sistematica forma di lotta indiscriminata quanto selvaggia e senza controlli di nessun genere da parte delle istituzioni deve necessariamente cessare proprio per la ricaduta che si ha sulla salute di chi si addentra nei castagneti e sull’intero habitat avvelenato dai fitofarmaci usati con l’intento di combattere i dannosi insetti, primi fra tutti il Balanino quanto il Cinipide.E’ ormai accertato come per combattere il Cinipide l’uso dei fitofarmaci è del tutto inutile. Perciò, il solo rimedio scientifico accertato, è il benedetto “Torymus”. Purtroppo su di esso grava il placet della politica anche se una mano soccorritrice ci viene da questo fungo a detta di Ferruccio Schiavella ed Angelo Bini. I castanicoltori seguono e confidano sui due battaglieri amici ed i movimenti ambientalisti non sono da meno e stanno dalla loro parte uniti da un legame di sensibilità per la difesa della NATURA. Movimento Ambiente Salute Acqua