Infezioni ospedaliere: in Ue 4 milioni di casi l'anno mietono 37 mila vittime. Finalmente due prodotti semplici e geniali possono contrastare le infezioni batteriche negli ospedali.
Sono anni che si legge sui giornali di tutto il mondo di infezioni ospedaliere killer e conseguenti casi di mortalità. I dati, purtroppo, sono in continua ascesa. Secondo quanto emerso da uno studio condotto a livello europeo, ogni anno in Europa oltre 4 milioni di persone contraggono un’infezione durante la degenza e 37 mila di loro muoiono. L’equivalente dei morti per incidenti stradali. In Italia il fenomeno delle infezioni ospedaliere interessa mediamente 600 mila casi l’anno (il 30% dei quali, secondo il C.c.m., prevenibili con un programma d'igiene completo), con picchi di mortalità pari a 7mila decessi.
Tutto ciò si traduce in costi, salatissimi, che la sanità pubblica è costretta a sostenere e che sfiorano i 4 miliardi di euro l’anno (dati pubblicati dall’Università Bocconi, studio 2000).
Secondo un autorevole studio dell’università di Boulder, sono numerosi i siti di contaminazione, soprattutto nei luoghi deputati alla cura e all’igiene personale, attraverso cui si può contrarre un’infezione. L'erogatore delle docce, ad esempio, rappresenta un luogo privilegiato, dove virus e batteri si annidano causando seri problemi d'igiene.
Due brevetti innovativi creati dall’azienda civitonica Varm srl possono finalmente contrastare il problema delle infezioni batteriche.
Il progetto pilota è frutto di studi, ricerche e investimenti finanziari consistenti, che la società sta promuovendo negli ospedali di tutto il mondo e che offre un sistema altamente funzionante di debatterizzazione negli ambienti clinici pubblici e privati. Questa “serie innovativa antibatterica”, attualmente in sperimentazione presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma, ha ottenuto ben 20 certificazioni di conformità, tra cui quella dell’Arpa, la F.D.A., UNI EN ISO 9001:2008 e la registrazione dispositivi medicali del Ministero della salute. Il primo brevetto è costituito da un lavabo su carrello multiuso, che consente di eliminare le infezioni trasmissibili attraverso le mani; il secondo, ancora più innovativo, è stato studiato per la debatterizzazione UV di un bagno completo con una distruzione pari al 99% di virus e batteri che provengono dalle fognature, dai serbatoi e dalle condutture (in particolare dei temibili legionella pneumophila, salmonella, pneudomonas aeruginosa, staphylococcus aures e la temibile escherichia coli).
“L’attenzione delle istituzioni verso il problema delle infezioni è più che mai attuale” dichiara il presidente Gastone Vitali. “Qualora si adottassero i due brevetti come misura preventiva in tutte le strutture pubbliche e private i vantaggi sarebbero notevoli, e non solo in termini di vite salvate e risparmio economico (lo studio Cergas di Milano ha quantificato in 4 miliardi di euro l’anno la spesa Sanitaria pubblica nazionale per la cura delle infezioni batteriche), ma darebbero lustro alla Sanità Italiana, portandola a livelli di eccellenza a livello mondiale”. Senza considerare lo slancio economico di cui beneficerebbe tutta la Tuscia.