Ultime notizie Canale 5, Roma - Nell'ultima puntata di Matrix di martedì 31 maggio lunga intervista a Michele Misseri, appena rientrato a casa dopo la scarcerazione.
L'uomo ha raccontato per filo e per segno tutti i dettagli dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere, ripercorrendo in buona parte la prima testimonianza data il giorno del suo arresto.
Assolutamente credibile e convincente il suo modo di esporre i fatti.
Tuttavia ci sono almeno due elementi che lasciano più di qualche perplessità sulla sua ultima testimonianza fiume:
a) perchè nella prima testimonianza si accusò anche di aver usato violenza sessuale sul cadavere di Sarah? Non era sufficiente dichiarare quanto detto in questa ultima testimonianza, ossia che aveva ucciso la nipote in uno scatto d'ira?
b) quando parla della figlia Sabrina e della moglie Cosima in carcere piange come un bambino, ma quando descrive come avrebbe ucciso Sarah, la nipotina 15enne, non versa una lacrima e mostra una freddezza sconcertante. Come spiegare questa doppia personalità?
A questo ovviamente vanno aggiunti una serie di altri elementi oggettivi che hanno portato gli inquirenti a spostare l'attenzione da Michele Misseri alla figlia Sabrina e alla moglie Cosima.
L'idea rimane che le artefici dell'omicidio siano le due donne, e che quest'uomo stia facendo di tutto per salvare soprattutto la figlia Sabrina da un futuro da passare in galera.